Non capita tutti i giorni di trovarsi per le mani un contratto di licenza videoludica per un franchise come Star Wars. Si tratta di un’opportunità unica, che da sola avrebbe potenzialmente garantito ad EA anni di tranquillità e incassi da favola. Ma a causa dell’ormai nota controversia sulle microtransazioni e le loot boxes, il viaggio si sta rivelando più avventuroso del previsto. Le brutte notizie (per EA) si susseguono: secondo quanto riporta la CNBC, le azioni di EA sono in calo di tre miliardi di dollari, e questo potrebbe influire sulle decisioni future.
I prezzi delle azioni di EA sono a loro volta in calo fin da novembre, con una perdita dell’8,5% a fronte della crescita dei rivali (+0,7% per Activision, +5% per Take Two). Non si tratta di un collasso generale: le azioni hanno un valore comunque superiore a quello di inizio anno. Secondo EA, le microtransazioni da sole hanno reso FIFA Ultimate un gioco del valore di 800 milioni di dollari annui: una cifra che potrebbe essere messa a repentaglio dal caso loot boxes. Ma il vero problema non è nemmeno semplicemente il calo di vendite di Battlefront II, che pure è avvenuto: è la ramificazione delle conseguenze di uno scandalo che continua a peggiorare.
Fa riflettere una nota recente agli investitori, l’analista Doug Creutz, di Cowen & Co, ha espresso l’idea che sia arrivato “il momento per il settore di stabilire collettivamente degli standard sull’implementazione delle microtransazioni, sia per riparare i danni alla percezione dei giocatori, sia per evitare la minaccia di regolazione”. Quest’ultima è particolarmente significativa, vista la quantità di autorità governative che sta mostrando interesse a sistemare il pasticcio delle loot boxes.
Nel frattempo, EA non ha intenzione di abbandonare le microtransazioni, né di dedicarle interamente ad aspetti cosmetici. Questo perché, secondo il CFO di EA, Blake Jorgensen, un focus sulla cosmetica sarebbe incompatibile con il realismo e il rispetto del franchise; citando come esempio la possibilità di avere un Vader multicolore, in bianco o rosa. Sebbene sia apprezzabile che Vader si attenga al nero, non è del tutto convincente che le opzioni di personalizzazione cosmetica siano davvero così limitate, e che la risposta sia di piazzare contenuto chiave del gioco dietro ulteriori paywall.