Square Enix ha indubbiamente affrontato un periodo di riflessione in seguito al rendimento mediocre di Deus Ex: Mankind Divided. L’anno scorso, alcune dichiarazioni avevano lasciato pensare che l’azienda stesse riorientando il suo business model verso i giochi online e le microtransazioni. Il CEO di Square Enix, Yosuke Matsuda, ha offerto chiarimenti in un’intervista con Metro.
Intendere i videogiochi “come un servizio” non significa necessariamente adottare un modello basato sul multiplayer e sulle loot boxes, secondo Matsuda; al contrario, il termine è ampio e lo spazio che intende ritagliarsi Square Enix all’interno di questo modello è uno più tradizionale. Matsuda parla di tenere vivo un rapporto costante fra i giocatori e i titoli di Square Enix, rilasciando costantemente nuovo contenuto per dei titoli single player. Viene presentato, sostanzialmente, come un intensivo programma post-lancio, inclusivo di DLC ed espansioni.
“Ci teniamo davvero a continuare a fare giochi single player”, ha dichiarato Matsuda nell’intervista. Naturalmente questa è un’ottima notizia per il franchise di punta dell’azienda (Final Fantasy), ma sarà di sollievo anche ai fan di Deus Ex. Square Enix detiene infatti Eidos Montreal, gli sviluppatori del reboot della saga videoludica cyberpunk; e lo studio canadese stava appunto considerando di passare all’online per il futuro della serie.