Il mercato digitale si sta diffondendo sempre di più e le nostre abitudini di acquisto sono cambiate nel tempo: anche senza un negozio fisico è comunque possibile preordinare un gioco o magari “riportarlo” indietro entro un certo periodo di tempo richiedendo il rimborso, ma non è così semplice come potrebbe sembrare, almeno nella maggior parte degli store più famosi.
L’NCC (Norwegian Consumer Council), ha infatti dichiarato che delle sette piattaforme leader del mercato digitale dei videogiochi, Battle.net, Uplay, Playstation Store, Xbox Store, Nintendo eShop, Origin di EA e Steam di Valve, solo le ultime due rispettano le leggi europee sui rimborsi: in questi ultimi casi infatti annullare un preordine è molto semplice, così come chiedere un rimborso, mentre negli altri store la cosa risulta molto complicata o, addirittura, impossibile.
Il caso peggiore è rappresentato da Nintendo, che è quindi stata contattata dall’ente con la richiesta di adeguare l’eShop alla legge europea, per dare il diritto a chi prenota di poter tornare sui propri passi e cancellare l’ordine prima che il gioco sia disponibile, il tutto in maniera veloce e semplice, con la pressione di un solo tasto. Se per PlayStation 4 e Xbox One è infatti possibile farlo attraverso una procedura macchinosa di assistenza telefonica, l’eShop di Nintendo non permette in alcun modo di annullare una prenotazione, obbligando quindi ad acquistare un gioco a chi l’aveva preordinato ma che poi, per qualsiasi motivo, avrebbe voluto annullare il tutto.
Vedremo se le varie aziende, soprattutto Nintendo, si adegueranno alle leggi europee e se quindi, in futuro, sarà molto più semplice richiedere rimborsi e annullare preordini sui vari shop digitali.