A quanto può arrivare l’odio per un gioco? Nel migliore dei casi, che possiamo considerare “normali”, sta nel non comprarlo e parlarne male con i propri amici, ma c’è chi arriva addirittura a inviare minacce di attentati sotto falso nome, per far sì che la colpa ricada su qualcosa legato proprio a quel titolo. L’evento straordinario è successo nel Regno Unito, dove ben 400 scuole sono state evacuate dopo la ricezione di email intimidatorie con minaccia di bomba:
Abbiamo mandato uno studente con una bomba. La bomba esploderà alle ore 15. Se volete evitarlo inviate $5,000 a payments@veltpvp.com.
Questo il contenuto delle email ricevute dai diversi istituti, ma cosa c’entrerebbe Minecraft? Il mittente dei messaggi e il presunto contatto su cui le vittime avrebbero dovuto versare il pagamento era VelvtPvP, un server in cui centinaia di migliaia di giocatori di Minecraft si riuniscono ogni giorno, e l’obiettivo dei cyber criminali era proprio quello di far chiudere questo server per danneggiare un numero incredibilmente alto di giocatori.
Inizialmente, in effetti, le colpe sono ricadute proprio sul server in questione, fino a quando le indagini hanno portato alla luce la verità e discolpato il sito, i cui gestori hanno voluto ribadire la loro innocenza, spiegando di essere stati vittime di un attacco DDoS:
We have nothing to do with the bomb threats that were sent out to the 400+ UK schools.
We've been being harassed by a group of cyber criminals that are trying to harass us in anyway possible.
We're extremely sorry for anyone who had to deal with this, but just know it's fake.
— VeltPvP (@VeltPvP) March 19, 2018
La minaccia di attacco era fortunatamente un falso, ma le ripercussioni che il server VeltPvP avrebbe potuto subire sarebbero state devastanti se non fosse emersa la verità: a quanto pare a pianificare il tutto non sarebbe uno scontro tra faide del gioco, come inizialmente si era pensato, ma soltanto un utente che probabilmente era stato cacciato in passato dal server in questione.
Il tutto si è risolto per il meglio, soprattutto perché effettivamente non c’è mai stato nessun reale rischio attentato nelle 400 scuole della Gran Bretagna, ma fa davvero pensare quanto “l’odio” per un gioco, o comunque la vendetta personale, possa portare a tanto.