Quando si parla di “proteste inutili”, gli ultrà di tutto il mondo sono certamente tra i maggiori esponenti. I protagonisti di questa puntata sono gli svizzeri dello Young Boys, attuali campioni in carica della Serie A svizzera. Durante il big match di ieri contro il Basilea, gli ultrà hanno cominciato a lanciare in campo palline da tennis e, soprattutto, alcuni controller PlayStation. La partita allo Stade de Suisse è stata sospesa dall’arbitro per un paio di minuti, mentre dagli spalti veniva calato un grande striscione raffigurante un tasto “pausa”. La protesta è stata supportata anche dai tifosi ospiti del Basilea, che a loro volta hanno mostrato una “pezza” con frasi di approvazione.
@LeParisienSport @lequipe #EDS #EDE
jets de balles de tennis? du kop des deux clubs sur le terrain lors du match de football Young-Boys-FC Bâle pour protester contre les eSport
…puis pluie de buts, jaunes aussi, 7-1 pour les Bernois, symbole de la passation de l'an dernier? pic.twitter.com/EdbFJSlXwy— Meylan Jean-Pierre (@LuiGrenat) September 23, 2018
Il motivo della protesta? La decisione, da parte della Swiss Football League, di creare una propria lega di eSport. Decisione presa, ovviamente, con il benestare delle società della massima serie (e non solo): il Basilea, ad esempio, ha già un proprio team. Leggendo il comunicato della tifoseria pubblicato su Facebook, le motivazioni alla base di questa scelta sono due.
La prima consiste nella solita, stucchevole, tanto stupida quanto disarmante retorica del ” i regazzini devono giocà a pallone, se devono sbuccià i ginocchi, non se devono rincojonì davanti a ‘no schermo!”. Partendo dal presupposto che una cosa non debba escludere l’altra, sarei curioso di vedere quali titoli da educatori, psicologi o pediatri possano vantare. Di una cosa invece posso dire di esser certo: l’educazione “tradizionale” ha creato un bel quantitativo di individui devianti, tipo gli ultrà. Il solo evitare a mio figlio un futuro del genere mi basterebbe non solo a farlo giocare ai videogiochi, ma anche a comprare una console Nintendo se dovesse servire allo scopo.
La seconda, forse un pochino più ricercata, mette in mezzo il profitto. “Tutto questo è il prezzo per il profitto? Non ci stiamo!”, conclude la nota. Interessante, peccato che dovrebbero ricordarsi di vivere nel capitalismo, sistema basato proprio sul profitto. La Young Boys che seguono in giro per gli stadi è essa stessa frutto del profitto, incentivato dalle ingenti somme di denaro che pagano settimanalmente al presidente (padrone) della società. Per essere contro il profitto bisogna essere contro il capitalismo, per essere contro il capitalismo bisogna essere socialisti. Non si può tirare in ballo il profitto solo quando fa comodo perché privi di argomentazioni. GAME OVER.
Young Boys ultras threw tennis balls and PS4 controllers on the pitch during game against Basel to protest eSports pic.twitter.com/N402uKyjLt
— Hipcat (@ScottSlocombe) September 24, 2018