Un tribunale federale ha condannato Austin Thompson a 27 mesi di carcere per il ruolo da lui svolto nell’attacco DDoS nei confronti di svariate società e servizi online avvenuti nel lontano 2013. Tra queste vi sono: Battle.net, League of Legends, Dota 2 e sopratutto Sony Online Entertainment. Quest’ultima di lì a poco, nel 2015, cambiò nome in Daybreak Game Studios in quanto divenne di proprietà di un investitore indipendente.
Da un comunicato stampa dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti del distretto meridionale della California, diffuso da Polygon, si evince che la corte abbia anche ordinato allo stesso Thompson di pagare $ 95.000 in restituzione a Daybreak.
Il caso imputa Thompson come persona che si celi dietro l’account Twitter @DerpTrolling. Quest’ultimo difatti si è reso colpevole dell’attacco DDoS svelato in anticipo proprio dallo stesso. Galeotta fu infatti la pubblicazione di uno screenshot che mostra l’interruzione di un server sotto attacco da parte proprio del suddetto account Twitter. In particolare, Thompson è stato accusato di “danneggiamento di un computer protetto” e condannato a 27 mesi di carcere. Detenzione da scontare a partire dal 23 agosto prossimo.