Autonauts è un titolo che negli ultimi anni ha avuto una storia abbastanza travagliata. Nonostante il buon inizio, dove il gioco venne eletto “Best educational game” dalla TIGA (associazione videoludica inglese), nel 2017 la campagna Kickstarter del gioco fallisce con meno di 1/4 del finanziamento richiesto. Dopo oltre due anni, Autonauts sembra proprio aver trovato la stabilità che merita e sarà a breve disponibile su Steam, grazie anche a Curve Digital. Nel frattempo, potete wishlistarlo clickando qui.
Sviluppato da Denki Games, Autonauts ci fa piombare in un pianeta inabitato che, almeno nella grafica, non può che ricordarci Minecraft. Nostro obiettivo è quello di guidare e gestire gli Automationauts nella conquista di questo pianeta, ma nel modo in cui solo loro sanno fare: automatizzando qualsiasi cosa.
Inizialmente dobbiamo limitarci a raccogliere quello che la natura e l’ambiente circostante hanno da offrire. Dopodiché, inizia la prima fase in cui costruire i primi, rudimentali robot. E’ da qui che la feature più importante del gioco fa il suo ingresso nella scena. Non ci limitiamo a costruire i robot: dobbiamo insegnare loro cosa fare. E quando dico insegnare, significa letteralmente mostrare loro cosa vogliamo facciano. Vogliamo che un robot diventi un taglialegna? Bene. Prima dobbiamo farglielo vedere.
Obiettivo di Autonauts è creare una società completamente automatizzata che sia in grado di auto riprodursi senza troppi “rischi”. Per farlo, la divisione del lavoro e, di conseguenza, la razionalizzazione dei robot è la via migliore.
Infine, per non distogliere troppo il giocatore dal uso obiettivo principale, gli sviluppatori hanno deciso di non introdurre pericoli o nemici di alcun tipo.
Tecnicamente il gioco è risultato pronto, essendo la sua uscita per questo autunno. Personalmente, ho trovato il concept originale ed estremamente interessante, certamente impossibile da approfondire con trenta minuti scarsi di hands-on.
Ciò che invece ho trovato molto macchinoso sono i comandi; forse anche per questi ultimi vale la regola del poco tempo per assimilarli.
Se siete fan dei giochi di simulazione non potete non dare una chance ad Autonauts. Io gliela darò, fosse anche solo per premiare i ragazzi di Denki per la loro originalità e caparbietà nel portare avanti, fino alla fine, la realizzazione di un titolo del genere in un’industria ormai sempre più satura di prodotti fatti ad uso e consumo dell’utente.