Viviamo in un’epoca dominata, ormai,  dalla nostalgia. Questo fenomeno, purtroppo, ha contaminato diversi ambienti e, spesso e volentieri, è collegato anche al mondo dell’intrattenimento, cominciando dal cinema fino ad arrivare a toccare anche i videogiochi. Parlando proprio di quest’ultimi, è impossibile non citare le recenti remastered dei vari Crash Bandicoot e Spyro, due vecchie glorie iconiche che, nonostante il mercato odierno abbia provveduto a portare anche in altri lidi, hanno fatto di Sony, dagli anni novanta, una dei leader incontrastati del settore dei videogiochi.
L’anno in cui la casa nipponica ha deciso di far riferimento per creare una (ennesima) remastered è il 1998, periodo di grandi uscite con giochi del calibro di Spyro the Dragon o Banjo-Kazooie, tanto per citarne un paio.
A grande richiesta, dopo un lunghissimo periodo di anonimato, è ritornato a nuova vita (questa volta come esclusiva solo per i possessori di una PlayStation 4) MediEvil.

Il titolo è ambientato nella fittizia regione del Gallowmere, una contea nota per i suoi coraggiosi eroi e, purtroppo, per gli stregoni. Zarok, l’antagonista di MediEvil, è uno di questi. In una famosa battaglia venne sconfitto dalle truppe del coraggioso Ser Daniel Fortesque o, almeno, questo è quanto rivelato dalle leggende raccontate fino ad oggi.

La verità, purtroppo, è un’altra ed è molto meno epica rispetto a quanto emerso: Ser Daniel Fortesque, capo delle guardie di Gallowmere e personaggio stimato da tutta la popolazione, è in realtà un impostore poiché fu il primo soldato a morire nella guerra, venendo ucciso da una freccia. Il fato volle che quella battaglia venisse comunque vinta dai soldati di Gallowmere e che dunque il loro soldato venisse ricordato per quello che in realtà non rispecchiava: un martire.
Ma se il popolo, felice per essere stato liberato dal pericolo di Zarok, poteva farsi ingannare semplicemente da una bugia, gli spiriti di quelli che vengono ricordati come veri eroi, che risiedono all’interno del Salone degli Eroi, la verità la conoscono bene e non stimano affatto il povero Ser Daniel, che è vittima di un sistema che lo ha eretto eroe senza in realtà una valida motivazione.
Tuttavia Zarok, nonostante la terribile sconfitta subita dalla famosa battaglia, cova da molti anni rancore ed ha in mente un terribile piano per poter conquistare nuovamente la contea del Gallowmere e vendicarsi.

Ma come poteva prendersi Gallowmere dopo una simile disfatta? Ovvio, sfruttando ciò che gli riesce meglio: la sua furbizia e la sua magia. Sfruttando i suoi incantesimi lo stregone ha resuscitato le povere anime di tutti i cadaveri all’interno del cimitero di Gallowmere, rendendoli, di fatto, schiavi del suo volere e minacciando tutta la popolazione vivente sotto il suo controllo.

Il malvagio stregone non ha però tenuto conto di un episodio collaterale: la sua magia, infatti, ha riportato in vita anche il buon, seppur bistrattato, Ser Daniel. Quest’ultimo, riscoprendosi vivo, è pronto a vivere una nuova avventura per far ricredere definitivamente chi non ha visto in lui la figura dell’eroe trovandosi quindi libero dal controllo dello stregone e pronto nuovamente a dargli battaglia.

Gli enigmi saranno presenti anche nei vari dungeon

Analogamente alla trama, il gameplay di Medievil richiama esattamente le stesse meccaniche (ed emozioni) provate all’epoca della prima PlayStation: l’opera infatti, per chi non lo sapesse, è un platform con degli elementi Hack ‘N Slash dove il giocatore deve attraversare una serie di livelli, ognuno contenente una serie di ostacoli dalla difficoltà variabile.
Man mano che si progredisce nel gioco, il nostro eroe può sbloccare numerose e preziosissime armi ed oggetti di difesa (come armature e scudi) che sono utili ai fini dell’avanzamento del titolo e che si possono equipaggiare sfruttando un apposito inventario (per aprirlo basterà semplicemente utilizzare il touchpad del vostro controller Dualshock). Fate attenzione quando utilizzate gli scudi: essi, infatti, hanno una resistenza limitata ai colpi dei nemici, dunque una volta superato il numero prestabilito l’oggetto tende a distruggersi e vi potreste ritrovare a dover sconfiggere i nemici senza una difesa adeguata. Fortunatamente il titolo concede, in alcuni punti della mappa, di trovare dei tesori dove al loro interno potreste trovare proprio degli scudi e quindi raggirare l’eventuale problema.

MediEvil
I libri forniscono numerosi consigli su come affrontare le difficoltà

Le modalità d’attacco presenti in MediEvil sono due: fisica (per chi preferisce un approccio più diretto sfruttando armi come spade, martelli o clave) o a distanza (in questo caso, per poter attaccare, vengono utilizzate armi a distanza come coltelli, balestre o archi). Nel caso di quest’ultime, le frecce che avete a disposizione sono limitate. Tuttavia, in giro per i vari livelli, è comunque possibile trovare i negozi (rappresentati da delle inquietanti facce da Gargoyle) dove rifornirsi a prezzi non eccessivamente proibitivi. In entrambi i casi è consigliato fare molta attenzione alla strategia d’attacco che si vuole utilizzare, dato che le tipologie di nemici che vi trovate di fronte hanno differenti caratteristiche e, in alcuni casi, per eliminarli conviene utilizzare le armi a distanza per evitare di trovarsi in spiacevoli situazioni.

Recuperare la vita nei diversi mondi di gioco non è ne semplice e ne scontato: In alcune piccole zone della mappa sono presenti dei punti verdi che consentono di ricaricare la vostra barra vitale. Tuttavia non tutti i livelli hanno queste zone e, quindi, se sciaguratamente non dovreste trovarlo, per riprendere la vita vi trovate costretti a dover pregare di trovare in giro delle pozioni della vita che, vi garantisco, sono fondamentali non solo per riprendervi ma anche per poter avanzare nel gioco senza farsi troppi problemi, dato che le pozioni intervengono automaticamente (facendovi recuperare la vita) non appena perdete tutti i punti ferita.

Vi starete chiedendo, ma perchè ci dici questo Andrea? La risposta è molto semplice: per sopravvivere. Mi spiego meglio, la difficoltà che trovate nel gioco è variabile e per cercare di farvelo capire meglio, vi voglio raccontare un’esperienza che mi è capitata in MediEvil. Ad un certo punto del gioco (che non vi rivelo per evitare possibili spoiler), dopo una battaglia molto dura, mi sono ritrovato ad affrontare la mia avventura con 1 punto nella mia barra vitale e senza alcuna pozione. Preso dall’euforia della battaglia appena conclusa con tanta fatica, dopo questo epico risultato, ho deciso comunque di avanzare nel gioco non rendendomi però conto di star sbloccando a mia insaputa la modalità hardcore (e quindi dai livelli di sfida molto alti). Il titolo, infatti, una volta che il giocatore finisce un determinato livello del gioco, tende a salvare in automatico i progressi ottenuti fino a quel momento, e dunque, paradossalmente, mi sono ritrovato a dover affrontare il nuovo mondo di gioco con un solo punto ferita e con una discreta difficoltà nel poter progredire con conseguenti costanti game over. Per raggirare questo “problema” sono stato costretto a ripetere nuovamente uno dei livelli passati riprendendo sia la vita, sia le preziosissime pozioni.

Purtroppo questo episodio ha un po’ macchiato l’esperienza complessiva, rendendola in alcuni casi abbastanza frustrante, dato che una volta superata la schermata del game over, il gioco vi costringe a ripetere il livello del gioco dall’inizio senza la possibilità di avere eventuali check point. Inoltre, purtroppo, le schermate di caricamento sono estremamente lunghe e mi è capitato di dover attendere almeno 2 minuti prima di (ri)cominciare la sessione di gioco.

Per eliminare facilmente determinati nemici è consigliato l’utilizzo di alcune armi.

MediEvil offre, al di là dei soliti livelli, anche delle piccole subquest che rendono il titolo ancora più longevo. Fortunatamente, nella mia prova, non sono inceppato in clamorosi cali di frame rate anche se, quando le azioni sono concitate, il titolo ne soffre leggermente.

Una menzione d’onore la merita la meravigliosa colonna sonora che saprà allietarvi (e inquietarvi) ogni volta che terrete il pad alla mano. Meno piacevole è invece il doppiaggio, curato discretamente come d’altronde lo era anche nella versione originale.

MediEvil

Il lavoro svolto dai ragazzi di Other Ocean Interactive è sicuramente notevole, e siamo sicuri che, in questo prestigioso mese di Ottobre, la remastered di MediEvil riuscirà ad imporsi molto bene nel mercato videoludico nonostante l’agguerrita concorrenza di alcuni giochi dall’aspetto vagamente horror sotto il periodo di Halloween.