Nel corso della giornata di ieri, 9 gennaio, Nintendo ha sfruttato il Pokémon Direct per tornare a parlare di Pokémon Spada e Scudo, con una notizia che di fatto rivoluziona l’approccio di Game Freak ai loro titoli principali dedicati ai mostriciattoli tascabili. Presentando il Pass Espansione infatti, si segna una nuova via per il fortunato brand nipponico, che mai aveva ricevuto DLC atti a rimpolpare i contenuti del titolo base. Indubbiamente, molti fan potrebbero storcere il naso di fronte a questa scelta, considerando che Spada e Scudo hanno subìto già critiche molto aspre dalla community “pokéfanatica”. Del resto, la discussione attorno allo smodato utilizzo di DLC per forzare gli utenti a riaprire il portafogli non ha mai smesso veramente di infiammare gli animi dei più, ed effettivamente un titolo così controverso come Spada/Scudo non scamperà all’ira dei detrattori, ma a prescindere delle critiche (giuste o infondate che siano), cosa possiamo aspettarci dai contenuti aggiuntivi previsti nel corso di questo intrigante 2020?
A whole new world
Come già specificato nel precedente articolo, il doppio contenuto scaricabile si dividerà in due fasi: L’Isola Solitaria dell’Armatura e Le Terre Innevate della Corona. La mappa di Galar subirà quindi una più che modesta espansione, ampliando non solo i suoi orizzonti e il numero di attività possibili per tutti gli allenatori ma anche andando a rimpolpare un pokédex effettivamente non troppo nutrito nei titoli base. Aldilà delle espanse possibilità di gioco, dei mostri da poter catturare e delle nuove funzionalità cooperative, questo Pass Espansione potrebbe impattare notevolmente sul futuro della serie. Intanto, la sua presenza di fatto scardina la prassi tradizionale dell’aggiornamento dei titoli mediante una rivisitazione degli stessi a circa un anno dalla data di uscita, e questo non può essere che un piacere. Tralasciando la parentesi Bianco/Nero 2 che riusciva effettivamente ad avere un senso di esistere che andasse oltre alla semplice pratica del milking, i titoli “rinnovati” spesso non riuscivano a fornire una mole di contenuti che giustificasse nuovamente la spesa del prezzo pieno, perlomeno verso i giocatori che già avevano pagato l’obolo all’uscita del capitolo principale. Di conseguenza, ben venga l’avvento di DLC come quelli presentati nella giornata di ieri, non solo per evitare un piccolo salasso ma soprattutto nell’ottica di un’avventura che possa rinnovarsi e far tornare l’utenza a rispolverare il gioco senza dover ripartire da zero. A conti fatti, questo Pass potrebbe diventare il primo di una lunga serie e, per quanto la pratica del Game As A Service ad oggi non sia stata né troppo fortunata né, di conseguenza, vista di buon occhio, è lecito chiedersi se non possa essere una possibile strada percorribile per il titolo Game Freak. Per quanto sia difficile credere che Nintendo (o Game Freak stessa) possa scegliere di adottare una via del genere, apparentemente così distante dall’ottica del mercato che la casa di Kyoto ha dimostrato fino ad oggi, sarebbe un risvolto interessante per un brand che, volenti o nolenti, necessita di almeno un pizzico di innovazione. Certo, il compromesso è sempre possibile ed è indubbio che esista una via di mezzo dal vecchio modo di intendere i titoli pokémon al passare all’ottica del “Gaas” (che rimarrà per sempre l’acronimo peggiore della storia del medium), ma chissà che non sia proprio tramite una serie di DLC ben cadenzati che il brand possa definitivamente riuscire a rinnovarsi.
Vuoi sfidarmi?
L’altro, intrigante, lato della medaglia che riguarda questi DLC verterà giocoforza sul lato competitivo di Pokémon Spada e Scudo, la presenza di nuove creature e l’avvento di forme Gigamax esclusive, scuoteranno il panorama e-sportivo della produzione. Pur non potendosi ancora affidare ad un metagame vero e proprio, che probabilmente prenderà forma nel corso di questi giorni con i primi tornei di rilievo, è indubbio che l’innesto di oltre 200 nuovi Pokémon, tra cui veri e propri pezzi da novanta, andrà a modificare senz’altro la composizione dei team di giocatori professionisti e non. Anche in questo senso, la presenza di DLC a cadenza regolare potrebbe risultare una ventata d’aria fresca senza pari per il cuore dell’esperienza PvP, componente che, se presente in un titolo, necessita di essere costantemente tenuta viva e fresca, evitando un repentino ristagno.
Biglietto, prego!
Oltre alle speculazioni e all’analisi di rito, è difficile sbilanciarsi sulla qualità dell’offerta di questo Pass Espansione, eppure, risulta indubbiamente interessante. È vero che l’ultima incarnazione galariana è stata afflitta da numerosi difetti ma è al tempo stesso giusto cercare di aggiustare il tiro nella maniera più adeguata possibile. I DLC presentati sembrano effettivamente molto buoni, vasti e con una mole di contenuti che giustifica il prezzo del biglietto, neanche troppo salato a onor del vero. Certo, le brutte sorprese possono essere sempre dietro l’angolo ma pur restando più obiettivi (o scettici) possibile, è impossibile non guardare a questi DLC con almeno un piccolo sorriso sulle labbra.