Apple avrebbe cancellato i propri piani di implementazione di una crittografia completa dei backup dei propri utenti su iCloud a causa delle preoccupazioni dell’FBI riguardo a possibili interferenze con le indagini dell’agenzia federale.

La decisione sarebbe stata presa due anni fa, ma solo di recente alcune fonti legate alla vicenda hanno contattato Reuters a riguardo.

Secondo quanto riportato da dipendenti ed ex dipendenti di Apple, come da ex agenti dell’FBI, più di due anni fa l’azienda di Cupertino avrebbe reso noto alle autorità la sua intenzione di offrire la possibilità ai propri utenti di scegliere di proteggere i propri file su iCloud con la crittografia end-to-end. In questo modo la multinazionale non avrebbe più avuto alcun modo di accedere a questi file, e quindi non avrebbe più potuto fornire alcun dato in caso di attività illecite, nemmeno sotto ordine di un tribunale.

A seguito di ciò la divisione tecnologica dell’FBI avrebbe contattato Apple e obbiettato che il piano avrebbe potuto ostacolare la raccolta di prove a carico degli imputati.

Collaborazione con la legge

Un anno dopo, durante un ulteriore colloquio privato tra le parti, Apple avrebbe dichiarato di aver completamente abbandonato ogni piano di crittografia end-to-end per iCloud, sempre secondo quanto riportano le fonti di Reuters. Rimangono comunque poco chiare le motivazioni ufficiali che abbiano portato la multinazionale a questa decisione.

Secondo alcune fonti l’azienda avrebbe preferito non rischiare di attirarsi accuse di intralcio alla giustizia da parte delle autorità. Esse avrebbero potuto comportare cause che avrebbero potuto essere usate come scuse per lo sviluppo di una legislazione contro la crittografia.

Nonostante Apple si sia dimostrata molto riluttante nello sbloccare i propri dispositivi, anche in casi molto gravi come accade per la strage di San Bernardino nel 2016, il servizio iCloud è sempre rimasto accessibile alle autorità. Secondo quanto riporta l’ultimo rapporto semestrale dell’azienda sulla trasparenza le autorità statunitensi avrebbero richiesto e ricevuto i backup o altri tipi di file di utenti Apple in 1568 casi. Apple riporta però di aver negato l’accesso ad una parte dei dati in almeno il 90% dei casi.

iCloud non sarà protetto da crittografia end-to-end, ma Apple ha deciso di concentrarsi sulla protezione di altri dati sensibili, come le password o i dati clinici.