Le Asus ROG Strix Go 2.4 sono uno degli ultimi headset over-the-ear rilasciati da Asus, forieri di parecchie novità tecnologiche e di design. Si presentano come cuffie dotate di microfono con cancellazione del rumore gestita da un algoritmo IA, bassa latenza e compatibili con ogni tipo di device. Il cuore di queste cuffie è rappresentato da un dongle USB-C con sopra il logo ROG. Questo connettore ospita l’antenna wireless da 2.4Ghz. La confezione ha al suo interno anche un adattatore per passare dalla forma C alla A dello standard USB, un cavo per la connessione cablata con jack da 3,5mm ed un cavo di ricarica.
Il padiglione sinistro ospita numerosi comandi, utili per regolare il volume, mettere in pausa tracce musicali, accendere e spegnere il microfono e passare dalla modalità wireless a quella cablata. Sono ben studiati, non intrusivi e una volta che ci si abitua alla loro posizione, li si usa con molta facilità.
Ho iniziato la procedura di test su queste cuffie collegandole immediatamente in wireless. La procedura è stata indolore: una volta collegato il dongle, Windows le riconosce immediatamente. Ho però subito notato che c’era qualcosa che non andava. Il suono è generalmente buono, ma non c’è l'”HUMPH”. Avevo pensato ad un problema di volume in un primo momento, ma alzarlo oltre una certa soglia provoca distorsioni fastidiose.
Avete presente quando sentite una canzone ed in automatico il vostro corpo si inizia a muovere da solo? A battere il piede a tempo di musica? Ecco, manca quello. Ho quindi provveduto ad installare il software di Asus: Armoury II. Ho trovato il software molto utile per approntare calibrazioni alle cuffie. Ci sono molti preset tra i quali scegliere, c’è la possibilità di potenziare i bassi, di generare un surround virtuale 7.1 e di equalizzare la musica. Ecco che dopo pochi semplici passaggi, la qualità percepita alle orecchie era migliorata, anche se non quanto avessi voluto. Limiti della tecnologia wireless, sormontabili solo installando costosissimi amplificatori DAC a bordo delle cuffie. Si va su ben altre fasce di prezzo.
Ma il vero vantaggio di un set up wireless è di quanto sia liberatorio. Ho ascoltato ininterrottamente una buona selezione della mia musica preferita, il tutto mentre stiravo, lavavo per terra e cercavo di rendere la mia abitazione un posto un po’ più vivibile. Il che non ha fatto altro che mettere in evidenza altre importanti caratteristiche di queste cuffie. Sono abbastanza leggere, pesando 290g, sono comode da indossare per lunghe sessioni e la batteria dura effettivamente molto. Asus comunica una durata di 25 ore e dopo una breve ricarica di 30 minuti, non ho più avuto necessità di riconnetterle per un’intera settimana di uso.
La qualità della connessione wireless è assolutamente buona. Chiuso nelle stanze più recondite della mia abitazione, ero comunque connesso e non c’era alcuna perdita di qualità. Anche i ritardi erano nulli. La tecnologia bluetooth è si più universale, ma con cuffie di queste dimensioni e qualità, usare protocolli radio è un netto miglioramento.
Uscendo dal campo musicale e spostandosi al gaming, le cuffie se la cavano meglio. Doom 2016, Overwatch e Witcher 3 sono risultati tutti ben godibili, con tutti i suoni portati alle orecchie in modo chiaro e preciso e dove il surround 7.1 virtuale può mostrare il suo vantaggio. Le ho trovate molto comode e pratiche anche su Nintendo Switch. Basta collegare l’adattatore e sono pronte. Un enorme passo avanti rispetto a delle cuffie da cellulare o cablate classiche in termini di usabilità. Avere il cavo in mezzo alle scatole mentre si gioca in posizioni da mobilità è una manna dal cielo. C’è una buona possibilità che possano diventare le cuffie wireless di riferimento per Nintendo Switch.
La connessione con jack da 3,5mm rimane sempre un’opzione. Le Strix Go 2.4 hanno un’impedenza d’ingresso di 32 Ohm, il che le rende pilotabili da ogni device senza alcun problema. Inoltre, se in wireless hanno un range di frequenza dai 20 ai 20000Hz, quando sono cablate lavorano da 10 a 40000Hz, un risultato che le qualifica per la certificazione Hi-Res Audio.
Una volta collegate, è stato come il giorno e la notte. Tutti i suoni sono diventati più pieni, la qualità di ascolto migliorata notevolmente. I driver da 40mm hanno mostrato i muscoli. Soprattutto se collegate ad una scheda audio, si sono dimostrate capaci. L’isolamento acustico dall’esterno è buono e non eccessivo, si riesce comunque comunque a capire cosa succede fuori dal nostro mondo. Un fattore da non sottovalutare su cuffie che si possono usare in movimento.
La feature di punta di questo headset è però il microfono. Le Asus STRIX GO 2.4 montano addirittura 2 microfoni: uno integrato ed uno esterno collegabile con jack 3.5mm. Entrambi hanno un range di 100-8000 Hz. L’interno è un omnidirezionale dalla sensibilità ignota, mentre quello in aggiunta è un bidirezionale con sensibilità di -54dB.
Il microfono integrato non se la cava affatto male nel registrare la propria voce e risulta comodo per tutte quelle volte che si usa la cuffia in mobilità. Ovviamente, se si ha intenzione di fare una bella giocata con gli amici su Discord, il consiglio è quello di passare al microfono esterno, riesce a catturare meglio la modulazione della voce ed ha minor disturbo sui rumori. La magia però accade per entrambi alla pressione di un pulsante sul software Armoury: Cancellazione del rumore con IA. Una volta attivato, i rumori di fondo venivano immediatamente filtrati.
Io sono abbastanza famoso nel mio gruppo di gioco per letteralmente ZAPPARE sui tasti della mia tastiera. Si sentono furiosamente nelle chat di gruppo. Con la cancellazione del rumore IA, spariscono del tutto i rumori di sottofondo. Non solo, ho anche provato a schioccare dita ed a produrre ogni dannato rumore possibile di sottofondi tipico di una scrivania. Non passava nulla. All’atto pratico, chi ascoltava sentiva solo la mia voce.
L’algoritmo di cancellazione del rumore è stato tarato ascoltando un numero elevatissimo di registrazioni, con ogni tipo di rumore possibile, imparando la differenza tra la voce ed il rumore. Ecco quindi che è possibile richiamare la logica sviluppata da questo algoritmo ed applicarlo su delle semplici cuffie da gioco, senza bisogno di potenza di calcolo da super PC. Un plauso ad Asus per questa feature.
Come ultimi appunti, ho trovato estremamente comoda la confezione da trasporto. Le Strix Go 2.4 sono ripiegabili ed occupano pochissimo spazio per il trasporto. La custodia ha anche tasche ed inserti per tutti gli accessori. Ottimo compagno di viaggio per Nintendo Switch, senza dubbio. Ho inoltre pianto di gioia nel vedere un prodotto ROG senza led. L’aspetto è elegante, pulito, senza fronzoli inutili. Sono le cuffie che più mi piacciono di tutta l’offerta Asus.
Possiamo dire che questo è forse quanto di più simile ad un headset “globale” possibile. Da cablato se ne tirano fuori le migliori qualità e rende bene con un amplificatore, da wireless si ha uno strumento leggero e portatile che ben si sposa con le quotidianità della vita. Funziona su PS4, Xbox, Switch, PC e Smartphones. Mi sento di sconsigliarlo solo a chi abbia intenzione di ascoltare molta musica con esso in un contesto unicamente da postazione fissa. In quel caso bisogna puntare a modelli diversi, con dei diffusori in grado di gestire meglio tutto lo spettro di frequenze. Per un uso gaming con un occhio alla mobilità ed al multidevice, sono più che valide.