Cyberpunk 2077 potrebbe incappare in problemi con la censura australiana a causa di due elementi: le droghe e la violenza a sfondo sessuale.
Non si può prescindere dall’uso di sostanze, sottoforma dei cosiddetti “stims” in un mondo come quello di Cyberpunk 2077. Un universo dove il persino il corpo è un elemento transitorio e completamente modificabile o addirittura migliorabile tramite l’utilzzo di parti di ricambio meccaniche.
In un mondo del genere, per ovvi motivi, l’utilizzo di sostanze in grado di rendere più veloci o più forti, ad esempio, per forza di cose non può avere lo stesso impatto che queste hanno nel mondo reale.
CDProjekt Red non ha alcuna intenzione di annacquare le cose. Almeno come dichiarato in un’intervista dal producer John Mamais.
“Ci sono diverse cose che potrebbero causarci problemi in Australia” ha dichiarato Mamais.
“Le due principali sono la violenza a sfondo sessuale e l’utilizzo di droghe che prevede una ricompensa. Ma d’altronde, non puoi davvero fare del cyberpunk senza droghe, no?”
“Non ammorbidiremo le cose, ma non penso ci saranno situazioni in cui si potrà fare uso di qualsiasi reale droga da strada ed ottenere una ricompensa da essa. E di certo non sarà presente alcun tipo di violenza a sfondo sessuale fine a se stessa”
Questo però non significa che il tema della violenza sessuale sarà del tutto assente.
“Nel mondo c’è un sacco di violenza a sfondo sessuale, giusto? E’ una cosa che esiste” ha proseguito il producer di CDProjekt Red. “Quindi può esistere anche in questo mondo, ma il giocatore non sarà mai coinvolto direttamente in qualcosa del genere”.
Secondo l’Australian Classification Board “la violenza sessuale è permessa solo se necessaria ai fini narrativi e non semplicemente sfruttata o mostrata nei dettagli”.
In passato, GTA San Andreas venne inizialmente bandito a causa della presenza del minigame a sfondo sessuale “Hot Coffee”, costringendo Rockstar a rilasciare una versione modificata del titolo. Stessa sorte toccò a Fallout 3 che prevedeva l’uso di morfina come stimolante. In quel caso fu sufficiente cambiare il nome della sostanza in “Med-X” per ottenere il via libera.
Secondo Mamais, in ogni caso, la differenza tra violenza sessuale fine a se stessa e il suo contrario, sta nel coinvolgimento del giocatore.
“Si, stiamo cercando di renderlo più maturo. E’ una forma d’arte, o perlomeno, vorremmo fosse una forma d’arte e vorremmo parlare anche di temi scottanti come questo ma…non faremo un gioco in cui il giocatore potrà fare roba di questo tipo. Sarebbe terribile e di cattivo gusto”.
Ricordiamo come Cyberpunk 2077 ha recentemente visto slittare la sua data d’uscita e giungerà quindi sugli scaffali il 17 Settembre 2020.