Annunciato durante il secondo giorno del “Persona Super Live 2019”, successivamente a Persona 5 The Royale, Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers è stato inizialmente protagonista di varie polemiche e lamentele da parte della fanbase, che non vedevano di buon occhio il rilascio di uno spin off della gallina dalle uova d’oro di Atlus su Nintendo Switch, vista la mancanza su quest’ultima del gioco originale. Tuttavia col passare del tempo e con il rilascio di piccoli teaser e trailer estesi durante l’anno, l’iniziale odio si è a poco a poco trasformato in stupore. E a pochi giorni dal rilascio in giappone (20 Febbraio 2020) è finalmente arrivata una breve demo giocabile che ci ha dato la possibilità di rivestire i panni di Joker e del resto dei Phantom Thieves.
Subito dopo gli eventi della versione vanilla di Persona 5, in Persona 5 Scramble Joker e compagnia si trovano ad affrontare una vacanza “on the road” alla scoperta del Giappone, e allo stesso tempo una nuova crisi nel metaverso, questa volta estesa su tutta la nazione. Tra i nuovi personaggi possiamo citare Sophia, un’Intelligenza Artificiale in grado di utilizzare il Persona Pithos; e Zenkichi Hasegawa, un detective della polizia nazionale sulle tracce dei Phantom Thieves.
Seguendo la tradizione dei vari titoli “Warriors” su licenza prodotti da Omega Force, Persona 5 Scramble cerca di mescolare le meccaniche dell’originale con lo stile del musou. Ritroviamo quindi la gestione dei Persona tra skill da acquisire e fusioni da effettuare, del setup dei vari personaggi ed anche la componente visual novel, trademark della serie Atlus. Durante la demo inoltre siamo riusciti ad assaporare le nuove aggiunte per quanto riguarda l’esplorazione dei vari dungeon. Il livello provato infatti presenta alcune sezioni di platforming in cui è possibile utilizzare alcune strutture come punti strategici, per poter cogliere il nemico di sorpresa ed arrecare seri danni.
Il combat system invece, sembra discostarsi dal luogo comune del genere musou “picchia picchia fino a quando non termini l’orda”, proponendo quella che pare una sua versione “stylish”. Una volta sdoganate le semplici combo automatiche, il giocatore ha accesso a svariati tools secondari diversi per ogni personaggio. Joker per esempio può usare la sua pistola per colpire uno specifico nemico a distanza, e usufruire delle varie skill dei suoi Persona, come “granate” per infliggere danni a più avversari e magari ottenere l’opportunità di effettuare un secondo attacco prioritario a un nemico debole a una magia appena utilizzata. Avanzando di livello, vengono sbloccate delle abilità chiamate “Master Arts” che vanno ad arricchire il nostro moveset. Una volta stordito il nemico, è possibile effettuare un “All-out Attack” in grado di eliminare gran parte dei demoni presenti su schermo. Per concludere, attraverso una semplice combinazione di tasti è possibile eseguire una finisher “Show-Time”, per mettere un’ipoteca (con tanto di Jojopose) sullo scontro.
Per quanto riguarda il lato tecnico, Persona 5 Scramble non va oltre i 30 fotogrammi al secondo su Switch sia in modalità docked che in modalità portatile con qualche rallentamento nelle fasi in cui i particellari la fanno da padrone. PS4, invece, sembra mantenere un frame rate stabile di 60 fotogrammi al secondo.
Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers promette piuttosto bene, ed il lavoro fatto da Atlus e Omega Force sembra aver portato dei risultati soddisfacenti. Archiviando questa demo, non ci resta che aspettare ulteriori notizie su un eventuale rilascio in Occidente, magari verso l’ultimo quarto del 2020.