Madre figlia simulazione VRPer molte persone, il pensiero della perdita di un parente, di un amico o di un partner è troppo straziante anche solo da immaginare e anche l’idea che sia davvero finita e non ci sia più nulla da fare potrebbe travalicare la realtà.

Con il passare degli anni si sono sviluppati diversi modi per convivere con la perdita, che vanno anche oltre la semplice distrazione.

E se uno di questi fosse poter incontrare nuovamente la persona scomparsa in una simulazione in VR?

E’ quanto devono aver pensato i sudcoreani di Middle East Broadcasting Center quando hanno concepito la realizzazione di un documentario intitolato “I met you” in cui hanno catturato la riunione di una madre e un’accurata ricostruzione della sua giovane figlia scomparsa, riportata in vita tramite un’apposita simulazione in VR.

Jang Ji-Sung, sudcoreana, aveva perso sua figlia Nayeon nel 2016 a causa di un male incurabile e probabilmente non avrebbe mai immaginato di poterla ritrovare virtualmente grazie a questa simulazione, creata per la realizzazione di un documentario televisivo il cui obiettivo principale è accendere i riflettori sull’effettiva potenza di una tecnologia come la VR.

“Forse è un vero paradiso. Ho incontrato Nayeon che mi ha chiamata sorridendo. E’ stato un breve momento, ma è stato felice. Credo di aver realizzato il sogno che ho sempre desiderato” ha dichiarato Jang Ji-sung in relazione alla sua esperienza.

Un avvenimento eticamente molto delicato e destinato sicuramente a far discutere.