La scorsa settimana, uno shooter intitolato The Bullet: Time of Revenge è approdato sull’eShop di Nintendo Switch. E fin qui, a parte una descrizione sorprendentemente breve del prodotto, non ci sarebbe nulla da dire.
Il problema sta nel fatto che il titolo in questione sembra non sia nient’altro che un cosiddetto asset flip.
Per chi non lo sapesse, un asset flip si verifica quando uno sviluppatore acquista legalmente un pack di asset precofenzionato, non ne cambia nulla se non il titolo e poi lo rivende sul mercato per trarne profitto.
In questo caso si tratta del pacchetto di asset chiamato Hammer 2 Reloaded, che può essere liberamente acquistato da chiunque per una cifra di poco inferiore ai 50 euro.
L’idea iniziale di questi pacchetti è quella di fornire una base su cui gli sviluppatori alle prime armi possano mettere mano e personalizzare a piacimento un mondo di gioco, in modo da creare il proprio prodotto iniziando da un punto di partenza già prefissato. In questo caso però, sembra che lo “sviluppatore” in questione si sia limitato a comprare il pack e a riposizionarlo sullo store Nintendo sotto altro nome, come fosse un gioco di sua creazione.
Inutile dire come molti utenti della Grande N abbiano storto il naso di fronte alla mancanza di controllo della casa di Kyoto sui prodotti commercializzati nel suo store:
“L’eShop è vicinissimo a diventare un clone di Steam, non è vero? Capisco perchè Nintendo abbia abbandonato il suo marchio di qualità molto tempo fa”
“L’eShop è già sommerso di porting da giochi mobile e shovelware, adesso dobbiamo districarci anche tra gli asset flip!?”
In definitiva, una vicenda particolarmente curiosa, considerando la storica attenzione di Nintendo sulla qualità dei prodotti proposti sulle proprie macchine e una distrazione che sembra aver deluso molti fan affezionati dell’azienda, rimasti polemicamente scontenti dell’accaduto.