Continuano i problemi in casa Nintendo per quanto riguarda la produzione di Nintendo Switch. Sembra infatti che – nonostante i buoni propositi – la società non possa garantire una produzione di console costante per via del lockdown su scala mondiale (e sopratutto in Asia) creato dal Coronavirus.
A rivelarlo è stato il sito di Bloomberg attraverso un reportage. Con tutto il continente asiatico bloccato – ad eccezione della Cina, che ha da poco ripreso le sue attività – le catene di montaggio dedicate a Nintendo Switch in Malesia e nelle Isole Filippine fanno fatica a procurarsi i materiali necessari per l’assemblaggio delle console. Per questo, le scorte disponibili delle console cominceranno a scarseggiare.
Nel corso dell’articolo, è stato interpellato anche Hideki Yasuda – analista dell’Ace Research Institute – che ha espresso un suo pensiero in merito:
“L’inventario potrebbe riprendersi in estate, ma potremmo rivedere poche scorte verso la fine dell’anno in quanto Nintendo non riuscirebbe a produrre abbastanza unità per il periodo natalizio.”
Questo porterà non solo all’eventuale aumento di prezzo della console, ma potrebbe anche influire sulle previsioni di mercato di Nintendo, come annunciato nell’ultimo report fiscale.