Sembra l’inizio di una barzelletta, ma è tutto vero: l’esercito americano è approdato su Twitch e da più di un mese organizza ogni giorno delle livestream in cui i player del loro team giocano a titoli come Call of Duty: Warzone e Valorant.
UwU ?
— U.S. Army Esports (@USArmyesports) June 30, 2020
Iniziato con un semplice “UwU” in risposta all’account Twitter di Discord, la situazione si è subito dipinta come sospetta, fino a scoppiare negli ultimi giorni in varie polemiche sulle quali il sito The Nation ha voluto indagare più approfonditamente.
L’autore del reportage Jordan Uhl è riuscito ad assistere ad una di queste livestream e ha notato come molti dei player su schermo siano più che disposti a parlare con il pubblico della vita in trincea – a meno che non si linki la pagina Wikipedia sbagliata, in quel caso verrete bannati come nel video qui sopra. Considerando che la piattaforma sia popolata non solo da ragazzi e adulti, ma anche da bambini fra i 10 ed i 13 anni, Jordan si chiede questo tipo di diretta non venga in qualche modo filtrata dal sito, impedendo ai militari di effettuare questo tipo di reclutamento in streaming.
Inoltre, per rendere la situazione ancora più strana, questo link presente sulla pagina Twitter e Twitch del team U.S. Army Esports porta ad un piccolo questionario denominato “Register to Win”, che permette a chiunque di contattare un reclutatore dell’esercito per qualsiasi informazione.
Insomma, dopo lo scandalo delle Girl Streamers, Twitch si trova davanti ad un’altra gatta da pelare, e che potrebbe arrivare a sfruttare l’ingenuità e le debolezze della sua fetta d’utenza più giovane per scopi tutt’altro che ludici.