PugliaBrick intervista i suoi costruttori ed oggi per PDVG, abbiamo con noi Antonio Migliardi, in arte “antonylegocreation” uno dei primi soci PugliaBrick, grande appassionato LEGO, conosciuto sul territorio italiano per le sue creazioni legate alla rappresentazione di sentimenti e stati emotivi dell’essere umano.
Ciao Antonio presentati.
“Ciao, sono Antonio Migliardi, ho 25 anni e vivo a Bari, la mia città natale, dove studio Ingegneria Edile Architettura presso il Politecnico di Bari.”
Raccontaci, come è nata la tua passione per i LEGO?
“Non credo sia nata in un preciso momento, sono sempre stato attratto dalla possibilità di costruire e giocare. Da piccolo amavo qualsiasi attività dove si potesse montare qualcosa. Papà mi ha messo tra le mani i mattoncini LEGO prima che sapessi parlare, e forse ogni tanto si è anche pentito… Del mio primo set LEGO ho un ricordo sfocato ma indelebile: ero molto piccolo, non più di 5 o 6 anni ed era uno Space. Tantissimi bei ricordi che ho da piccolo sono legati ai LEGO: ci giocavo con i cugini, con gli amici, ma soprattutto adoravo andarli a comprare con papà. Poi c’è stato un calo, nel periodo iniziale delle superiori, calo che è terminato con la mia prima MOC e di lì si è aperta una nuova strada.”
Cosa ti spinge a rappresentare sempre il lato umano nelle tue opere?
“Credo che un po’ sia legato alla mia curiosità nell’esplorarmi, quando costruisco sento di tirar fuori qualcosa da dentro. Penso che le emozioni non rendano l’essere umano più debole, al contrario ritengo gli diano una forza incredibile, e poterle in qualche modo rappresentare, quando ci riesco, è per me un grande onore oltre che fonte di soddisfazione. Poi è una sfida, e quando ho tra le mani i mattoncini, dimentico tutto il resto e penso solo a completarla.”
Sei uno studente di architettura, come mai questo interesse per la meccanica?
“Sì è vero, è mia intenzione laurearmi in Architettura, eppure al momento di scegliere, ho intrapreso un percorso che unisse alla architettura anche l’ingegneria: non chiedetemi se sono pentito. In ogni caso, ho sempre avuto interesse verso i meccanismi e sempre amato la matematica. Penso che quando costruisco siano allo stesso livello, cerco di unirle: studio le proporzioni di un’opera, i colori, cerco di renderla bella ai miei occhi, ma deve presentare anche una sfida ingegneristica. Io adoro la linea Technic.”
La tua opera più conosciuta è The Kiss, il bacio. Raccontaci di questa tua opera.
“Era il 2017, avevo visto da poco un video di JK Brickworks che mi ha illuminato sulla possibilità di unire i classici Brick ed i Technic attraverso la creazione di sculture cinetiche, così decisi di sperimentare questa via. Come sempre senza ispirazione non rimane che attendere. Poi un giorno all’università, stavo seguendo una lezione che non vi dirò e per un po’ ho cominciato a prendere appunti “diversi”. Lì è nata l’idea. Poi, dopo 4 mesi di lavoro, a Natale 2017 l’ho smontato: doveva essere perfetto, ed ho iniziato The Kiss 2.0. Se ve lo state chiedendo, non lo è ancora…a buon intenditor.”
Quali opere sono attualmente in cantiere?
“Attualmente sto lavorando sulla Kamehameha per perfezionarla ed in generale l’idea è quella di perfezionare quello che già ho, a meno di nuove direttive dall’alto.”
Potete visionare la cronostoria delle opere di Antonio Migliardi e tante altre curiosità sul suo sito internet: www.antonylegocreations.com.
Qui invece una piccola galleria di alcune creazioni di Antonio presso il San Mauro Brick Show svoltosi il 15 e 16 Febbraio 2020.
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