Epic Games non è estranea dall’entrare in conflitto con altre compagnie, ma questa volta potrebbe essersi spinta oltre, ribellandosi a niente di meno che Apple e la sua politica sugli acquisti in-game. Il risultato? Un ban di Fortnite dall’App Store ed una causa legale senza precedenti.
Tutto è iniziato dopo che Epic ha introdotto, all’interno del suo gioco, un metodo per acquistare V-Bucks (la moneta più famosa tra i ragazzini di 9 anni cit.) e scavalcare il sovrapprezzo imposto da Apple tramite la tassa dell’App Store. Questo, secondo Apple, è risultato in una violazione dei Termini di Servizio dell’App Store ed ha portato al già citato ban del gioco.
Per tutta risposta, Epic Games ha reagito con una serie di repliche già preventivate: ha innanzitutto fatto causa ad Apple e alle sue politche anti-trust in un papiro di 60 pagine; per poi prendersela con la mela anche dal punto di vista del marketing con un video di protesta molto simile allo spot “1984” del Macintosh, e nel quale Epic chiede supporto ai propri players.
E non finisce qui: ora Epic Games se l’è presa anche con Google per lo stesso motivo. Il titolo è stato infatti rimosso anche dal Google Play Store e la grande G ha ricevuto lo stesso trattamento riservato alla Mela. Cosa porterà questa serie di eventi? Epic si farà in proprio anche su Mobile per continuare a distribuire Fortnite su smartphone? Oppure forzerà una tregua con i due colossi?