Rispetto alle altre compagnie, Nintendo ha da sempre affrontato il tema della pirateria nella maniera più classica: tribunale, 1v1, solo avvocati piuttosto che affidarsi a sistemi di sicurezza più ferrei per le loro console e con Nintendo Switch la storia non è cambiata.
Qualche mese fa, Nintendo ha rilasciato diverse cause legali contro vari individui e rivenditori che, per agevolare la divulgazione della pirateria sulla console ibrida, offrivano servizi di soft-mod e hard-mod a pagamento. La prima di queste, e che vedeva contrapposti il gigante di Kyoto con Tom Dilts Jr. e UberChips, è terminata con una vittoria schiacciante per il baffone di Mario, che verrà risarcito con ben 2 milioni di dollari, per ricoprire i danni.
Inoltre, Tom Dilts Jr. non potrà più operare con il suo gruppo UberChips, che si tratti della sua attività da rivenditore che il profilo social del progetto. Infine, il dominio UberChips.com verrà ceduto a Nintendo stessa.