Nella giornata odierna AMD ha presentato ufficialmente tre nuove GPU della serie RX 6000: RX 6800, RX 6800 XT e RX6900 XT. Insieme a queste schede, sono state annunciate nuove tecnologie implementate, i loro prezzi e le date di uscita. Ma andiamo con ordine.
Partiamo dalla più piccolina, l’RX 6800. Arriverà sul mercato il 18 novembre, ad un prezzo di 579$. Dotata di 3840 unità di calcolo per 13.9 TF di potenza, 16GB di memoria GDDR6, il tutto in 250W di TBP, fa a cazzotti con la nuova RTX 3070, stando ai grafici di AMD.
l’RX 6800 XT alza la potenza di calcolo a 18.6 TF e quella assorbita a 300W, per combattere e battere l’RTX 3080. Il tutto a 649$. Anche lei arriverà il 18 novembre.
L’RX 6900 XT arriverà più tardi, l’8 dicembre, arrivando a rivaleggiare con l’RTX 3090, per 500 dollari in meno. La scheda costerà “solo” 999$.
L’architettura RDNA 2 aderisce alle specifiche DX12 Ultimate di Microsoft, supportando le funzioni che saranno al centro della nuova generazione inaugurata da Playstation 5 e Xbox One. Tecnologie che Nvidia ha già implementato dalla sua serie precedente, le RTX 2000. Parliamo quindi di Ray Tracing Hardware con pieno supporto allo standard DXR, Variable Rate Shading, Feedback Sampler e via discorrendo. Ma le novità esclusive di AMD sono altre.
L’Infinity Cache è il primo step verso il successo. Ognuna di queste tre schede ha a bordo 128MB di memorie extra, che funzionano da buffer aggiuntivo a grandissima velocità. Non è una novità assoluta: le console operavano con questo concetto, ricordiamo i 32MB di eSRAM su Xbox One, ed anche Intel sulle grafiche integrate dei processori Broadwell ne faceva uso, con risultati eccellenti. Questa memoria permette di sfruttare altissime velocità di trasferimento dati per migliorare le performance effettive, pur non avendo un sistema di memoria principale spinto come le concorrenti, che fanno uso di GDDR6X. Un’alternativa all’HBM2? Il tempo ci dirà quanto sarà valida.
La seconda feature esclusiva è l’AMD Smart Access Memory. Disponibile solo ed esclusivamente insieme ai processori Ryzen della serie RX 5000, questo tecnologia permette al processore di superare le limitazioni di indicizzazioni tipiche dello standard pci-express e quindi di avere performance migliori. Si parla anche di un 10% in più di performance.
La terza tecnologia, la Rage mode, è puro marketing. Si tratta di un semplice pulsante per rendere più agevole l’overlock agli utenti meno avvezzi ad usare più di un comando alla volta.
Eccitante vedere AMD combattere di nuovo ad armi pari su tutti i fronti. Sempre bene aspettare i benchmark ufficiali e non bere tuto dalla casa madre, ma le promesse non sono affatto male, anche se ridimensionate.