Il 27 ottobre CD Projekt Red ha rimandato nuovamente l’uscita di Cyberpunk 2077. La nuova data è il 10 dicembre, 21 giorni dopo quella precedentemente annunciata.
I fan dello studio polacco si sono dimostrati in passato piuttosto tolleranti con questi ritardi, disposti a barattare un po’ di attesa con un prodotto superiore. Questa volta però l’annuncio ha causato reazioni avverse anche piuttosto violente.
I want to address one thing in regards of the @CyberpunkGame delay.
I understand you're feeling angry, disappointed and want to voice your opinion about it.
However, sending death threats to the developers is absolutely unacceptable and just wrong. We are people, just like you.— Andrzej Zawadzki (@ZawAndy) October 27, 2020
Alcuni sviluppatori del gioco avrebbero subito, secondo un tweet di Andrzej Zawadzki, Senior game designer del progetto, minacce di morte. Nel post Zawadzki fa appello all’umanità dei fan, ricordando che anche chi lavora dietro a Cyberpunk non è altro che una persona.
La rabbia improvvisa sarebbe stata inasprita da un tweet di poco precedente all’annuncio del ritardo nell’uscita del gioco. Il profilo di Cyberpunk, sempre molto attivo nelle risposte agli utenti, aveva confermato la data d’uscita a novembre.
Secondo Jason Schreier, giornalista di Bloomberg, questo incidente sarebbe dovuto al fatto che nemmeno i dipendenti di CD Projekt erano al corrente della decisione prima che venisse annunciata pubblicamente. La scelta di rimandare il gioco sarebbe stata tenuta nascosta a causa di alcune regole del mercato azionario.