Ammettiamolo, tradurre una lingua complessa come il giapponese non è mai facile e il più delle volte cercare di trasporre una dichiarazione da una lingua all’altra potrebbe portare a dei piccoli fraintendimenti. Ed è proprio quello che è successo nelle ultime ore ad un traduttore di SEGA Europe dopo aver tradotto erroneamente l’ultimo intervento di Toshihiro Nagoshi, director della serie Yakuza.
Durante l’intervista caricata sul canale ufficiale SEGA, esattamente al minuto 11:59, Nagoshi ha iniziato a parlare del ruolo dell’hardware Nintendo durante lo sviluppo di Super Monkey Ball. Ecco quanto trascitto nei sottotitoli del video:
“Penso che oggi la piattaforma Nintendo sia ancora una console giocata da una vasta fetta di età, ma in sostanza,penso che sia un hardware per bambini e ragazzi.”
Ovviamente, la notizia ha fatto il giro dell’internet di testata in testata, facendo passare il povero Chadshiro Nagoshi per un Nintendo hater, quando in realtà la situazione è completamente diversa. Soprattutto quando la serie Yakuza è già arrivata su console Nintendo attraverso un porting HD dei primi due giochi sulla sfortunata console Wii U.
Fortunatamente, ci pensa lo youtuber e traduttore professionista Gaijinhunter a fare chiarezza sulla vicenda. Attraverso una seconda traduzione dell’intervista è possibile notare come Nagoshi abbia parlato in maniera generale sul successo che le console Nintendo hanno all’interno del mercato.
I have been so annoyed recently with the “Yakuza creator says Nintendo is for kids/teens” headlines. See the first image for me explanation why. Not to mention the quote it taken from the talking about a game that was released 19.5 years ago. pic.twitter.com/G5EZG18NRe
— Gaijinhunter (@aevanko) December 7, 2020
Ecco la traduzione corretta:
“La piattaforma Nintendo è, e continua ad essere giocata da una vasta fetta di età, ma in generale penso che il loro hardware vada forte quando si parla di bambini e ragazzi.”
Insomma, una vera e propria bufera che si è scatenata sul buon Nagoshi e che ci lascia una lezione esemplare: imparate a controllare le fonti! O almeno, a tradurle bene!