CD Projekt Red e Cyberpunk 2077 continuano ad esser bersaglio di polemiche. Dopo le scuse pubbliche dello sviluppatore per le performance deludenti su PS4 e Xbox One, i pezzi grossi della compagnia rincarano la dose di mea culpa in una recente conference call trapelata nelle ultime ore.
Il meeting d’emergenza (riportato successivamente in versione trascritta) ha visto gli investitori, preoccupati del calo in borsa della compagnia, discutere con il CEO non solo sui recenti problemi che hanno afflitto il lancio del gioco ed i giorni successivi, ma anche sulle difficoltà avute con lo sviluppo e sul testing delle versioni incriminate.
In sostanza, CD Projekt ha ammesso di aver preso in considerazione principalmente la versione PC del titolo, concentrandosi poco sulle versioni per console old-gen. Per questo motivo, l’ottimizzazione per queste piattaforme è andata avanti fino al giorno della release del gioco, motivo per cui le testate non hanno ricevuto alcuna copia in anteprima per queste versioni. Inoltre, Microsoft e Sony avrebbero comunque permesso il rilascio del gioco, fidandosi delle capacità del team di fixare i problemi il prima possibile.
Per quanto riguarda il testing, per colpa della situazione COVID degli ultimi mesi, CD Projekt non è riuscita ad affidarsi a terze parti esperte nel settore, affidandosi al personale interno e limitando l’efficacia delle operazioni di bugfix.
E adesso? Il team è attualmente al lavoro sulle patch promesse negli ultimi giorni, previste per i mesi di Gennaio e Marzo e che – si spera – dovrebbero sistemare la situazione.