Dopo il graditissimo annuncio di un nuovo videogioco di Indiana Jones, realizzato da MachineGames e supervisionato da Bethesda, i fan si sono subito attivati per cercare di scovare gli indizi nascosti nel breve di teaser di presentazione.
Da quello che si è potuto evincere, il titolo dovrebbe essere ambientato in Italia e più precisamente nell’area della Città del Vaticano, dal momento che dalle immagini è possibile scorgere un biglietto aereo per Roma, datato 21 ottobre 1937. Questo va a posizionare il gioco (che narrerà una storia inedita), esattamente un anno dopo I predatori dell’arca perduta e un anno prima di Indiana Jones e l’Ultima Crociata. L’ambientazione è ulteriormente confermata dalla mappa sullo sfondo, dove sono ben visibili la Cappella Sistina e le vie nei dintorni della Santa Sede.
Il giornalista videoludico Jordan Oloman è poi riuscito a trascrivere il contenuto del foglio inserito nella macchina da scrivere, fornendo ulteriori dettagli. Questo il contenuto estrapolato:
“Padre (nome illeggibile), grazie per esservi preso del tempo per aiutarmi… con questa richiesta scritta… Arriverò a Roma… sono stato informato che il vostro contatto sarà lì ad attendermi.”
I know you can't read much from the Indiana Jones game teaser but but I'm going to anyway. Indy seems to be heading to Rome in 1937 according to the ticket, typewriter and map of the Vatican. Which would place the game after Ark & Temple but before Crusade. pic.twitter.com/KLVMQbzPSl
— Leon Hurley (@LeonHurley) January 12, 2021
Questo andrebbe a collocare l’opera nel periodo di avvicinamento a Hitler da parte di Mussolini, andando quindi a coinvolgere il tema della lotta al regime nazista che caratterizza tipicamente il franchise.
Quello di Indana Jones è stato quindi un teaser breve ma decisamente ricco indizi. Indizi da non ricercare, invece, nelle immagini recentemente apparse in rete, che mostravano come numerosi oggetti dedicati alla saga fossero presenti alle spalle di Todd Howard durante un’intervista di settembre 2020, in cui discuteva la recente acquisizione di Bethesda da parte di Xbox Game Studios.
Pete Hines ha infatti precisato che la cosa non era voluta: Howard è semplicemente un accanitissimo fan dell’archeologo e possiede una vasta collezione di memorabilia ad esso dedicati, motivo in più per cui sarà lui a supervisionare i lavori.
Just to be clear, this is not anyone "doing" anything. Todd is a lifelong fan of Indiana Jones. He owns a lot of cool Indiana Jones stuff. He's not displaying it for anyone's benefit or because of this announce. He's just a huge fan of Indiana Jones.
— Pete Hines (@DCDeacon) January 12, 2021