La BEUC, l’Organizzazione Europea in difesa dei Consumatori, non accetta l’attuale situazione attorno ai Joy-Cons di Nintendo Switch e alla loro tendenza a driftare, ed è pronta a portare la casa di Kyoto davanti alla Commissione Europea con oltre 25.000 casi di drifting documentati.
Stando al report dell’organizzazione sul caso, l’88% dei Joy-Cons presi in esame hanno mostrato malfunzionamenti durante i primi due anni d’uso, accusando Nintendo di aver omesso queste informazioni ai consumatori e di attuare quella che in gergo è chiamata Obsolescenza Programmata o Prematura.
E adesso? Adesso bisognerà attendere la decisione della Commissione Europea, che stabilirà se svolgere o meno ulteriori indagini sul caso. Indagini che, con molta probabilità, porterebbero Nintendo a dover pagare una multa per il danno ai consumatori e a rivedere il proprio approccio con i Joy-Cons.
Vi ricordiamo che al momento, Nintendo offre un servizio di riparazione gratuito per i vostri Joy-Cons, per permettervi di aggirare il problema senza spendere altri 70 euro su due nuovi controller. Tuttavia, bisogna tenere a mente che il problema non è stato risolto. Anzi, tra i vari casi di Drifting registrati in questi 4 anni di vita della console, alcuni di questi sono avvenuti ad utenti in possesso del nuovo modello Nintendo Switch uscito nel 2019.