Il lancio di Ultimatum, la nuova league di Path of Exile uscita ieri sera, non è andato esattamente alla perfezione: nel corso delle prime ore si è accumulata prima una lunga fila per accedere ai server e poi una serie significativa di crash degli stessi.
Questo ha sollevato il malcontento dei giocatori, alimentato anche dall’introduzione di una streamer queue che permetteva ai content creator di saltare la fila. Una disposizione che avrebbe dovuto agevolare semplicemente il primissimo login allo start di Ultimatum, ma che si è poi trasformata in un vantaggio nella progressione quando i server hanno cominciato a crashare ogni dieci minuti, costringendo i giocatori a rimettersi in coda mentre gli streamer potevano semplicemente riloggare all’istante.
Chiaramente, nulla di tutto questo è stato intenzionale da parte di Grinding Gear Games, che per voce del suo leader, Chris Wilson, ha spiegato le circostanze che hanno generato questa situazione a dir poco problematica.
Le code troppo lente sarebbero state causate da una migrazione di massa verso la Standard League di tutti i personaggi appartenenti alla Ritual League (in Path of Exile, al termine di una determinata stagione, i personaggi vengono trasportati alla versione standard del gioco, ndr), con conseguente intasamento dei server. Il team avrebbe quindi scelto di disabilitare temporaneamente questo processo, snellendo i tempi di attesa, ma con la conseguenza dell’inizio di un periodo di forte instabilità dei server. La software house si è trovata sinceramente impreparata a questa situazione, dal momento che aveva già compiuto una lunga serie di test strutturali nel corso delle ultime settimane, senza mai incappare in un problema di tale portata.
“Questa non è stata una buona cosa, per niente.” ha dichiarato Wilson in un post su Reddit, “A parte rovinare catastroficamente il nostro giorno di lancio, ci ha completamente spiazzati perchè eravamo stati davvero attenti con i cambiamenti alla struttura del realm. Sappiamo che Path of Exile può sostenere questa mole di carico, è solo questione di capire quale sottile diavoleria stia causando il problema odierno”.
Il boss della software house neozelandese ha poi deciso di rispondere alle lamentele sulla famigerata fila prioritaria per gli streamer, mettendoci la faccia:
“Il retroscena è che abbiamo recentemente iniziato a fare marketing pagando gli influencer adeguati e questo comprende l’agevolare i grandi streamer nel mostrare Path of Exile al loro vasto pubblico, per soldi. Ci siamo organizzati per pagare due ore di trasmissione del gioco e siamo incappati proprio una coda di login della durata di due ore. Questo avrebbe significato, in pratica, mettersi a dare fuoco ad un grosso mucchio di soldi. Quindi abbiamo deciso di concedere agli streamer un saltafila. Molti streamer non hanno chiesto di averlo, quindi non sono da additare per questo. Abbiamo anche permesso ad altri streamer, non facenti parte della campagna, di poter saltare la fila in modo da non essere svantaggiati rispetto agli altri”.
Una decisione comprensibile, ma che ha lasciato comunque scontenta parte della playerbase, che ha accusato Grinding Gear Games di aver permesso di arrivare più velocemente all’endgame solo determinate persone e di aver influenzato così l’economia del gioco.
A riguardo, Wilson ha ammesso che la scelta di approntare una coda prioritaria si è rivelata un errore:
“La decisione di permettere agli streamer di bypassare la coda è stata chiaramente un errore. Invece di offrire ai giocatori qualcosa da guardare mentre attendevano, ha offeso tutti i nostri giocatori ansiosi di poter entrare non potendo farlo, mentre dovevano vedere altri godersi questa libertà. É perfettamente comprensibile che molti giocatori siano scontenti di questo. Diciamo sempre alle persone che lo start di una league di Path of Exile è un terreno di gioco equo per tutti quanti, e dobbiamo fare in modo che questo corrisponda a realtà. Non permetteremo agli streamer di saltare la fila in futuro. Ci assicureremo invece che le code funzionino meglio, in modo che siano un processo veloce per tutti e che ci sia sempre un terreno di gioco equo”.
Path of Exile sembra aver poi effettivamente risolto i suoi problemi nel corso delle ultime ore e la Ultimatum League ha ripreso il suo normale svolgimento.