Nella giornata di ieri CD Projekt Red ha pubblicato un dettagliato resoconto dei propri introiti nell’ultimo trimestre del 2020. I dati contenuti hanno rivelato gli incassi di Cyberpunk, ma anche le spese per i moltissimi rimborsi richiesti.

Nonostante tutte le polemiche e le critiche ricevute, Cyberpunk è riuscito a vendere 13,7 milioni di copie, 73% delle quali in digitale. La piattaforma più rappresentata è il PC con il 56% delle copie, seguito da PlayStation al 28% e XBox al 17%.

Il successo del gioco ha trascinato anche gli altri servizi offerti da CD Projekt, GOG.com in testa. Il sito, coinvolto nella vendita del 10% delle copie di Cyberpunk, ha fatto registrare entrate per 90 milioni di dollari.

CD Project Red prevede che la curva delle vendite del gioco sarà anomala. Questo sarà dovuto sia alle critiche, ma soprattutto alla decisione di Sony di ritirare il titolo dal PlayStation Store. 

Nota negativa nel report sono i rimborsi. Dopo l’esordio di Cyberpunk 2077 CD Projekt ha deciso di rendere disponibili per gli utenti rimborsi molto più semplici da ottenere del normale. Questo ha portato ad un picco di circa 30.000 copie rimborsate, che hanno comportato una spesa di 2,23 milioni di dollari.

La cifra include anche i costi delle operazioni che l’azienda polacca si è sobbarcata. Questo dato comprende soltanto le copie rimborsate direttamente da CD Projekt, e non da terze parti. Quest’ultimo dato va sottolineato perché anche altri rivenditori come Microsoft, Best Buy e GameStop hanno allentato le proprie norme sui rimborsi appositamente per Cyberpunk.

In coda al report CD Projekt ha tenuto a chiarire alcuni aspetti dell’attacco informatico subito a febbraio. Gli hacker avrebbero utilizzato un’applicazione terza per superare i sistemi di sicurezza dell’azienda. La principale conseguenza dell’attacco è stata la perdita di circa tre settimane di lavoro.