Il 16 giugno 2021 Facebook annunciava che avrebbe presto implementato pubblicità all’interno delle applicazioni di Oculus Quest. Gli annunci sarebbero apparsi prima su Blaston, gioco dello sviluppatore Resolution Games, e in seguito sulle app di altri due developer non meglio identificati.
Ad una settimana dal lancio del nuovo progetto però, Resolution Games si è già ritirata dall’iniziativa e degli altri due studi non si ha notizia. La causa di questa decisione è da ricondursi ad un’ondata di recensioni negative che Blaston ha subito subito dopo l’implementazione delle pubblicità.
Blaston è un gioco a pagamento, e gli utenti non hanno apprezzato che la loro esperienza venisse invasa da annunci che di solito sono relegati a determinati giochi free to play, soprattutto in ambito mobile. Resolution Games ha recepito in fretta il messaggio:
“Apprezziamo tutto il feedback e le riflessioni che ci avete offerto sul test di Oculus Ad per Blaston annunciato settimana scorsa. Abbiamo capito che Blaston non è il titolo adatto a sperimentare questo tipo di pubblicità. Di conseguenza non implementeremo più questo test su Blaston”
Resolution Games sembra ancora aperta a provare le pubblicità su altri giochi, come Bait! Questo passo falso rimane comunque un duro colpo per Facebook. L’azienda puntava infatti ad abbassare il prezzo dei propri visori per renderli più competitivi e accessibili, compensando i mancati introiti proprio con i guadagni derivanti dalle pubblicità.
Il pubblico non sembra aver apprezzato, e anche gli sviluppatori ora sembrano tentennare. The Verge ha anche sollevato alcune domande che l’implementazione delle pubblicità all’interno di un device come Oculus può sollevare. Le rassicurazioni di Facebook sulla protezione della privacy degli utenti non sembrano bastare più.