Torniamo a parlare di Tencent, il colosso cinese specializzato negli investimenti finanziari e che negli ultimi anni ha iniziato a mostrare un particolare interesse per il mercato videoludico. Negli ultimi giorni, la società ha però visto un crollo in borsa, arrivando a far calare il valore delle proprie azioni di ben 60 miliardi di dollari. La causa di questa battuta d’arresto? Honor of Kings.
Honor of Kings è un titolo del genere MOBA (quindi sulla falsa riga di League of Legends e Dota) sviluppato dalla sussidiaria Timi Studio Group (Pokémon Unite) e rilasciato nel 2015. Il titolo ha visto un incremento della propria popolarità non solo a livello nazionale, ma anche globale arrivando a Novembre 2020 con una playerbase di 100 mila giocatori attivi ogni giorno e svariate competizioni esportive.
Com’è possibile quindi che un titolo così popolare e remunerativo possa portare ad un crollo finanziario così grave? Dovremmo chiederlo alla testata Economic Information Daily, quotidiano con sede a Pechino e finanziato dal CCP (Chinese Communist Party) e che negli ultimi giorni ha pubblicato una recensione piuttosto negativa sul titolo, definendolo come oppio spirituale e eventuale causa della distruzione di una generazione di giovani, collegandosi alle microtransazioni del gioco, che verrebbero effettuate soprattutto da giocatori d’età inferiore ai 18 anni. (Fonte: Reuters)
Subito dopo la pubblicazione dell’articolo, il titolo principale di Tencent avrebbe perso il 10% del proprio valore, arrivando ad influenzare il prezzo dei vari titoli occidentali collegati all’azienda: Activision (-3,8%), Electronic Arts (-2,8%), Ubisoft (-5%), Embracer Group (-3,7%), Prosus (-6,9%) e Take-Two (-7,6%).
Inoltre, la stessa Tencent ha comunicato che inizierà a prendere provvedimenti per limitare le opzioni di pagamento e il tempo di gioco giornaliero per giocatori di giovane età.