Piove sul bagnato in casa Activision Blizzard. Dopo gli scandali relativi alle molestie perpetrate ai danni di diverse dipendenti da parte di membri di spicco della dirigenza, ora la software house si prepara ad affrontare un’altra causa legale.
Questa volta ad accusare Activision ci sono i sindacati statunitensi. L’accusa era stata mossa il 10 settembre, ma è stata resa nota solo il 14. Secondo quanto dichiarato dal principale sindacato dei media USA Communications Workers of America, Activision avrebbe operato tattiche di “busting”, interferendo con il diritto di aggregazione sindacale dei sui dipendenti.
L’iniziativa di ABetterABK
Ad annunciare l’avvio del procedimento legale è stata ABetterABK, un’associazione di dipendenti Activision. L’organizzazione ha affermato di avere il supporto di CODE-CWA, la sezione del sindacato che si occupa dell’industria dei videogiochi.
In partnership with CODE-CWA, we've filed an unfair labor practice suit with the National Labor Relations Board: https://t.co/meGNFYcWJY
— ABetterABK (@ABetterABK) September 14, 2021
ABetterABK è nata durante le manifestazioni che sono seguite agli scandali di luglio. A seguito dell’atteggiamento passivo di Activision nei confronti delle accuse di molestie, diversi lavoratori avevano organizzato uno sciopero.
Activision e il “Forced Arbitration”
L’organizzazione aveva poi elencato una serie di richieste, al fine di ottenere migliori diritti per i lavoratori dell’azienda. In particolare l’associazione si è scagliata contro il “Forced Arbitration”, l’arbitrato forzato.
Questa pratica obbliga i dipendenti a discutere qualsiasi disputa contrattuale soltanto con l’azienda. Questa causa sarebbe una mossa per controbattere alle ingerenze di Activision nei tentativi di cambiamento che ABetterABK sta portando avanti.
“Se l’ufficio nazionale per i rapporti sul lavoro delibererà in nostro favore, la decisione avrà effetto retroattivo. Nessun lavoratore americano dovrà più temere l’arbitrato forzato.“
Negli ultimi mesi i quadri dirigenti di Blizzard sono comunque stati scossi da diverse dimissioni. Il 3 agosto scorso hanno lasciato la compagnia sia J. Allen Brack, il presidente, sia Jesse Meschuk, a capo delle risorse umane. L’azienda ha già annunciato i sostituti: al posto di Brack ci sarà Sandeep Dube, ex Delta Airlines, mentre le HR saranno affidate a Julie Hodges, proveniente dalla Disney.