Uno degli effetti più curiosi dell’enorme scandalo di molestie che ha coinvolto Activision Blizzard è stato quello di eclissare tutti gli atri scandali che si erano succeduti nei mesi precedenti. Tra i più clamorosi, quello che ha coinvolto la dirigenza di Ubisoft.
Ubisoft, Scandali e promesse
La multinazionale francese, nei mesi che vanno tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate del 2021, si era trovata costretta a licenziare alcuni dei sui maggiori dirigenti. Serge Hascoer, direttore creativo, Cecile Cornet, direttrice delle risorse umane, e Yannis Mallat, capo della divisione canadese avevano lasciato Ubisoft in mezzo alle polemiche.
A seguito di questi eventi lo stesso presidente e fondatore della società, Yves Guillemot, si era scusato per il comportamento dei suoi sottoposti e aveva promesso rapidi cambiamenti. Ma a quanto riportano gli stessi dipendenti Ubisoft, le cose non stanno migliorando abbastanza in fretta.
A porre attenzione sulla lentezza dei miglioramenti è stato “A Better Ubisoft”, gruppo di dipendenti che fin dalle prime accuse ha evidenziato i problemi all’interno della società. Le richieste del gruppo non sono state ascoltate, e sono passati 100 giorni ormai dalla quando sono state formulate.
100 days ago we signed our open letter and set out our four key demands. None of our demands have been met. So today we’re launching a new petition, open for ALL our supporters to signhttps://t.co/dqmQV96FOm
Please sign and share!#ABetterUbisoft #EndAbuseInGaming pic.twitter.com/tpTU3mfeaz— ABetterUbisoft (@ABetterUbisoft) November 5, 2021
La situazione non cambia
Proprio nel mese di luglio infatti, mentre l’onda dello scandalo portava alla raffica di dimissioni, A Better Ubisoft aveva pubblicato una lettera aperta. Un vero e proprio programma per migliorare la qualità della vita negli uffici Ubisoft.
Tra le richieste spiccavano:
- Uno stop alle promozioni e agli spostamenti di dipendenti accusati di molestie.
- Un posto in consiglio di amministrazione per i rappresentanti dei dipendenti.
- Una collaborazione tra tutti gli studi di videogiochi per stabilire un protocollo comune contro le molestie.
- Il coinvolgimento di dipendenti e sindacati in questa collaborazione.
Ad aumentare la frustrazione dei dipendenti Ubisoft ci sono le concessioni che Activision è stata costretta ad accettare dopo gli scandali e gli scioperi dei dipendenti. In confronto alle iniziative dei concorrenti americani, Ubisoft è rimasta completamente immobile.