Phil Spencer, in un’intervista rilasciata al New York Times, ha dichiarato che “Xbox ha cambiato il modo di fare certe cose con Activision”, con il chiaro riferimento alle accuse di molestie emerse internamente all’azienda nel corso degli ultimi mesi.
In un report del Wall Street Journal pubblicato lo scorso novembre, veniva affermato come il CEO Bobby Kotick fosse pienamente consapevole di alcuni comportamenti inappropriati, ma si occupò personalmente di bloccare il licenziamento dei responsabili in un caso risalente al 2017.
Alcuni giorni dopo, fu proprio Phil Spencer a commentare negativamente la vicenda, anticipando il fatto che da quel momento in poi sarebbe cambiato l’approccio della sua compagnia con Activision. Un concetto che il leader della divisione Xbox ha pienamente confermato.
“Il lavoro specifico che facciamo con un partner come Activision, ovviamente, è qualcosa di cui non parlerò pubblicamente. Abbiamo cambiato il modo di fare certe cose con loro. E loro ne sono pienamente consapevoli”.
Spencer è tornato a ribadire come i report sulla tossicità dell’ambiente di lavoro in Activision lo abbiano rattristato, spiegando come anche il passato di Xbox non sia completamente senza macchia. Ma proprio alla luce di ciò, la compagnia ha imparato a migliorarsi e preferirebbe aiutare le altre a fare lo stesso, piuttosto che limitarsi a fare delle reprimende per le loro trasgressioni.
“Credo che la prima cosa da fare sia far sentire alle persone che possono riportare e parlare di cosa sta accadendo. Ne va della sicurezza delle persone. E c’è molta più possibilità di farlo nel mio stesso team. Ma, parlando in generale, avere canali di comunicazione aperti dove le persone possano riportare le loro esperienze nei nostri team, è davvero fondamentale. E arrivarci è uno sforzo culturale riguardante il modo in cui costruisci quella fiducia per cui le persone, quando esprimono una lamentela o quando alzano la mano riguardo tematiche attuali, sanno che non andranno incontro a ripercussioni. Anzi, vedranno provvedimenti”.
Spencer ha comunque rimarcato che non sta a loro assumere il ruolo di punitori:
“In termini di lavoro con le altre compagnie, ripeto, preferirei aiutarle piuttosto che cercare di punirle. Non credo che il mio lavoro sia quello di stare lì a punire le altre compagnie”.