Sin dalla sua uscita sul mercato occidentale, avvenuta lo scorso febbraio, Lost Ark ha riscosso un grande successo nel panorama degli MMORPG, con una popolazione che si è sempre mantenuta su numeri piuttosto alti anche dopo il fisiologico abbandono dei curiosi della prima ora.
Come per ogni MMORPG di successo però, la piaga dei bot non ha risparmiato nemmeno Lost Ark, con Amazon e Smilegate che sin dai primi giorni hanno iniziato a lavorare attivamente per arginare il problema. E proprio la software house coreana ha confermato, con un post sul sito ufficiale, di aver rimosso dal gioco “diversi milioni di account fraudolenti” che hanno partecipato a pratiche di botting, gold selling e hacking.
Questi provvedimenti sono stati accompagnati da ulteriori misure di prevenzione del problema, come cambi alla struttura di alcune quest per scoraggiare la pratica del botting, una migliore efficienza dell’Easy Anticheat nell’identificare account sospetti e il blocco delle VPN per tagliare fuori quelli provenienti da paesi dove Lost Ark non è stato ufficialmente pubblicato.
Questa non è la prima volta che Amazon e Smilegate prendono provvedimenti sulla situazione, dal momento che già nel mese di marzo erano state applicate le primissime contromisure verso una problematica che da sempre affligge il mondo degli MMORPG.