In attesa di mettere mano sulla espansione di Cyberpunk 2077, emergono nuove indiscrezioni sul dietro le quinte dello sviluppo di una delle uscite più controverse del 2020, e che ha bene o male compromesso l’immagine di CD Projekt RED.
Tutto parte quando lo YouTuber Upper Echelon Gamers riceve una misteriosa mail da parte di un dipendente anonimo di Quantic Lab, azienda rumena specializzata nel controllo qualità dei videogiochi, e che in passato avrebbe lavorato non solo con CDPR ma anche con altri partner importanti come Ubisoft, Paradox Interactive, Techland e Deep Silver.
Il contenuto di questa mail, composto da un documento confidenziale di ben 72 pagine e contenente informazioni su quest, elementi di gioco e dialoghi (e che lo YouTuber ha preventivamente censurato per evitare violazioni di copyright), riporterebbe alcuni comportamenti sospetti perpetrati da Quantic Lab durante lo sviluppo di Cyberpunk 2077 nel 2019. Sembrerebbe infatti che – all’insaputa di CDPR – l’azienda rumena avrebbe mentito sull’esperienza dei propri tester.
Se da un lato Quantic Lab aveva promesso l’invio in Polonia di un team di tester veterani, nella realtà questi ultimi non avrebbero avuto più di 1 anno di esperienza ciascuno, lavoratori junior incapaci di documentare i bug ed i glitch in grado di rovinare l’esperienza di gioco. Questo, ed una politica aziendale che obbliga i propri lavoratori a segnalare almeno 10 bug al giorno, avrebbero intasato la casella di posta elettronica del team di CD Projekt RED con segnalazioni di bug di bassa priorità, inasprendo i rapporti tra le due parti e portando al rilascio di un gioco pieno di problemi per quanto riguarda la stabilità del software.
Ovviamente vi invitiamo a prendere questa news con le dovute pinze. Tuttavia, se queste indiscrezioni dovessero trovare fondamento, potremmo aggiungere una nuova pagina all’interno del già grande libro del Caso Cyberpunk 2077 e forse sollevare CD Projekt RED (che per ora si è rifiutata di commentare l’accaduto) da alcune colpe.