Nelle scorse ore Naoki Yoshida, lead producer di Final Fantasy XVI, ha rilasciato un’interessante intervista a Famitsu nella quale parla del motivo che ha spinto il team di Square Enix ad optare verso uno stile di gameplay più action nel nuovo capitolo del brand.
Final Fantasy è infatti storicamente uno dei JRPG che ha fatto conoscere al grande pubblico il sistema di combattimento a turni, che si tramite ATB o altro, eppure nelle ultime iterazioni del franchise, soprattutto nel XV e ne VII remake, l’azione sembra essere passata sempre di più in primo piano.
Secondo quanto dichiarato da Yoshida questa sarebbe stata una scelta ponderata da Square stessa, che per far si che anche un pubblico più giovane possa giocare alle loro produzioni, ha puntato ad un sistema di combattimento più rapido ed intuitivo. Queste le parole del producer:
“Provengo da una generazione cresciuta con i giochi di ruolo a turni. E dunque penso di capire quanto possa essere interessante e coinvolgente. D’altra parte, negli ultimi dieci anni circa, ho visto un certo numero di opinioni che dicevano <Non capisco l’attrazione di selezionare i comandi nei videogiochi>. Questa opinione è solo in aumento, in particolare con il pubblico più giovane che in genere non gioca ai giochi di ruolo.