“Giocare” è una parola semplice, che nasconde però molteplici significati e sfaccettature. È una caratteristica insita in ogni creatura dalla notte dei tempi, un imprescindibile tratto della nostra specie e per qualcuno è al tempo stesso il nostro punto di partenza e orizzonte da inseguire. Per questo il termine “gioco” nasconde un valore ben più grande di quanto non mostri a un primo pensiero: è una parola ancestrale, totemica, è trascendentale. Insomma, giocare può essere una questione piuttosto seria. Tuttavia, questo pensiero così nobile ha comportato in più di un caso all’interno del media video-ludico un certo snobismo in quest’ultimo decennio e la voglia di un intrattenimento “alto” si è tramutata spesso – quasi ironicamente – nell’ostracismo dei prodotti più semplici e disimpegnati, quasi al volerli bollare come triviali. 51 Worldwide Games è in qualche modo un ritorno alle origini, una virtuale scatola dei giochi – e dei ricordi – che facilmente può venir bollata come frivola appendice di una line-up ben più interessante nell’ecosistema di Nintendo Switch. Quella che infatti può apparire come pigra operazione di marketing o banale raccolta di classici senz’arte né parte, si è rivelata invece un prodotto completo e curato, ed estremamente divertente.
Il giro del mondo in 51 giochi
Il pacchetto ludico messo a disposizione del giocatore pesca piccoli e grandi passatempi provenienti da tutto il globo terracqueo, cercando di attuare un’offerta il più variegata possibile. Ci sono classici senza tempo, come la dama o gli Scacchi, ma anche proposte più estrose e insolite nel panorama dei giochi da tavolo, come le declinazioni sportive del curling o del tennis. Scorrendo la lunga lista di 51 Worldwide Games ci si imbatte dunque in varie tipologie di giochi, in grado di soddisfare tutte le tipologie di giocatori e ogni “capriccio” che gli stessi potrebbero voler saziare. Con le Freccette e il Bowling per esempio, torna tutto il sapore di Wii Party, grazie all’utilizzo dei sensori di movimento dei Joy-con, in cui gran parte del divertimento è insito più nel doversi esibire fisicamente in un gesto “atletico” che nella sfida vera e propria. In questo tipologia di offerta più casual troviamo svariati altri titoli tra cui spiccano il golf da tavolo e la pesca.
Per chiunque cerchi invece un feeling più “canonico” non mancano i già citati Scacchi o la Dama, ma anche il Domino e il classicissimo Solitario.
Certo, forse non tutti i 51 giochi sono in grado di conquistare il giocatore e forse alcuni degli stessi fungono un po’ da mero riempitivo (era davvero necessario che la variante dello Shogi occupasse uno spazio tutto suo?), ma nel complesso 51 Worldwide Games riesce a creare un ventaglio di possibilità corposo e convincente.
Ludopatia
Uno degli aspetti che più colpisce della produzione Ndcube è la cura dei dettagli. La, rifinitura di ogni gioco è eccellente, sia sotto il profilo tecnico sia per quanto concerne la presentazione dello stesso e i tutorial che lo accompagnano. Ognuna delle 51 proposte è infatti corredata di simpatiche e brillanti introduzioni, buffi siparietti ottimamente recitati in italiano che offrono un veloce assaggio del gioco selezionato, oltre a piccoli consigli e curiosità molto interessanti. Inoltre son presenti tutorial ad hoc, con enfasi maggiore su quelli più complessi, che comprendono anche una serie di lezioni dedicate all’apprendimento delle meccaniche. Il Backgammon vi ha sempre incuriosito ma non conoscete le regole? No problem, il titolo vi fornisce tutti gli strumenti necessari per imparare a giocare. 51 Worldwide Games ci viene poi nuovamente incontro con la mappa di gioco, rappresentata da un piccolo mappamondo diviso in sezioni, ognuna delle quali propone un gruppo di esperienze in base a diversi criteri, permettendo una navigazione più rapida. Tanti piccoli dettagli sul fronte del polishing e di ciò che si potrebbe definire “quality of life”, che vanno a limare e impreziosire un prodotto già di per sé validissimo. Menzione d’onore infine agli sbloccabili presenti, che si presentano come modifiche visive degli elementi di gioco, cambiando quindi le illustrazioni delle carte o l’aspetto delle palle da biliardo, donando quel pizzico di personalizzazione che non guasta mai.
Gruppo di gioco
Punto cardine dell’esperienza è ovviamente il multigiocatore. Per quanto l’offerta di 51 Worldwide Games sia fruibile in singolo (riuscendo anche a dare più di una soddisfazione) è innegabile che il titolo sia votato fortemente al PvP. Se si sceglie di giocare in locale su un solo Switch, il gioco ci offre la possibilità di partecipare in due, utilizzando i controlli touch o un Joy-con a testa, e consente di poter selezionare di conseguenza i titoli adatti per due sfidanti. Abbiamo poi un’altra opzione, ovvero quella di giocare sempre in locale ma con più console Nintendo: di conseguenza ogni giocatore sfrutta il suo Switch per competere contro gli altri, senza aver bisogno di possedere il gioco. È infatti disponibile un’ edizione “Guest” di 51 Worldwide Games, da poter usare proprio nell’eventualità in cui in un gruppo di amici solo uno possieda effettivamente il gioco di Ndcube. Una scelta intelligente e assennata, che sicuramente farà la felicità di più di una combriccola di appassionati. Infine alcuni giochi godono della modalità mosaico, che permette di creare mappe o piste di gioco più ampie e articolate, sfruttando simultaneamente i molteplici Switch come un unico schermo. Il discorso online rimane inalterato rispetto alla prova in anteprima, proponendo poche opzioni ma valide, includendo comunque tutto ciò di cui di sì può avere bisogno e mostrando anche un netcode funzionale anche ai giochi più veloci e basati sulla reattività dei giocatori.
Diamanti Grezzi
51 Worldwide Games ha la capacità di sorprendere, portandoci un prodotto che ha le carte in tavola (in tutti i sensi) per essere un must have. Certo, può sembrare assurdo elogiare in questa maniera una produzione tanto lontana dal concetto attuale di videogioco e di esperienza all’interno del parco titoli di Nintendo Switch, eppure chiunque sia interessato anche solo blandamente in questo tipo di titolo dovrebbe seriamente ponderare l’acquisto. Forse sarebbe stato meglio avere la possibilità di giocare in quattro su un’unica console ma questa è l’unica critica che si può davvero muovere al prodotto. La quantità, unita alla qualità giustificano invece il prezzo pieno del titolo, che si rivela sorprendentemente curato su ogni singolo aspetto. 51 Worldwide Games è la raccolta che non sapevo di volere, e a cui probabilmente non potrò più rinunciare.