Non facciamo in tempo a dare una buona notizia per i rapporti tra mondo “reale” e videogiochi come quella che vede Kojima giudice della Mostra del Cinema di Venezia, che ci viene immediatamente ricordato come in questo paese viviamo ancora nel medioevo.
L’account Twitter dei Deputati PD ha infatti inveito contro il gioco mobile Mafia City in un post a firma Carmelo Miceli, responsabile sicurezza del Partito Democratico.
Sta girando sui social la pubblicità di uno schifoso videogame chiamato MafiaCity. Un gioco al quale stanno partecipando milioni di ragazzini. Un subdolo strumento di propaganda mafiosa. Depositerò una interrogazione parlamentare e ne chiederó l’oscuramento.@carmelomiceliPD pic.twitter.com/9g8YVUeTFS
— Deputati PD (@Deputatipd) July 26, 2020
Il gioco, secondo il gruppo alla Camera del Partito Democratico, sarebbe uno strumento di propaganda mafiosa atto a avvelenare le giovani menti dei ragazzini che lo scaricano. I deputati sarebbero pronti ad un’interrogazione parlamentare sull’argomento per richiedere l’oscuramento dell’applicazione.
Mafia City non è certo una novità, è in commercio da più di un anno, ma sembra che più che il gioco in sé sia stata la pubblicità sui social a far rizzare le orecchie al partito del Nazzareno. Basta leggere le risposte al tweet per rendersi conto di cosa gli elettori pensino di questa sagace mossa politica.
Speriamo che gli zelanti deputati non si accorgano dell’esistenza di un’intera trilogia di videogiochi intitolati “Mafia”, che hanno avuto negli anni un successo e una rilevanza ben maggiori del tutto sommato trascurabile Mafia City. E speriamo che passi inosservata anche l’uscita, a settembre, di Mafia: Definitive Edition, remake del primo capitolo della saga risalente al 2002.