PlayStation 5 è pronta per l’esordio. Il 12 novembre la nuova console di Sony arriverà nelle mani di migliaia di giocatori che l’hanno già ordinata, sparsi per tutto il mondo. O meglio, quasi in tutto il mondo.
Mentre ormai tutti conoscono il prezzo della console nelle proprie rispettive valute, non è ancora chiaro il costo che la console avrà sul mercato indiano. Dettaglio non irrilevante, date le potenzialità che una nazione così popolosa e in crescita ha in fatto di vendite.
Il motivo del ritardo sarebbe alquanto singolare. Sony ha scoperto che il marchio di fabbrica PlayStation 5 è già stato registrato in India. Il marchio apparterrebbe a tale Hitesh Aswani, che avrebbe battuto la multinazionale dell’intrattenimento registrandolo il 29 ottobre 2019.
Un anticipo di tre mesi rispetto alla pratica avviata da Sony per la registrazione del proprio marchio in India, che ha costretto i creatori di PlayStation ad un procedimento legale. La vittoria di Sony una volta che il caso arriverà davanti ad un giudice non dovrebbe essere in discussione. Che il marchio PlayStation 5 appartenga alla multinazionale dovrebbe essere estremamente facile da dimostrare.
I tempi della giustizia però rischiano di ritardare il lancio della console sul mercato indiano. Un altro problema per Sony, che secondo indiscrezioni potrebbe vendere la console ad un prezzo superiore a Xbox Series X anche in India, partendo quindi da una duplice posizione di svantaggio rispetto alla concorrenza in uno dei mercati con più potenziale al mondo.
Non è la prima volta che l’India gioca uno scherzo del genere ad una multinazionale della tecnologia. Anche ASUS si è trovata ad affrontare una situazione simile, uscendone però con le ossa rotte. Scoprì infatti che il nome ZenFone era già di proprietà dell’azienda indiana Zen Mobile. Le autorità obbligarono ASUS a cambiare nome al suo smartphone ZenFone 6, che in India è tuttora venduto come ASUS 6z.