Dopo le dichiarazioni di Sony alla Brazil’s Administrative Council for Economic Defense (CADE), nel quale venivano portate avanti alcune preoccupazioni in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft e considerata dall’azienda come “anti-competitiva”, è arrivata anche la risposta ufficiale del colosso di Redmond.
Stando alle parole del portavoce di Microsoft, l’atteggiamento di Sony in merito all’imminente unione tra Xbox e Activision Blizzard risulterebbe incoerente rispetto alle strategie di esclusività portate avanti dall’azienda nippo-americana e che secondo le seguenti affermazioni, vanno oltre i semplici accordi con gli sviluppatori.
“È la dimostrazione, ancora una volta, di una paura di Sony verso modelli di business che offrono contenuti di alta qualità a basso prezzo, e che minaccia un comando del mercato incentrato su strategie dispositivo-centriche e mirata sulle esclusive. Infatti, l’abilità di Microsoft di continuare ad espandere il Game Pass è stata ostruita dal desiderio di Sony di limitare questa crescita. Sony paga per “bloccare i diritti” e prevenire che gli sviluppatori aggiungano contenuti su Game Pass ed altri servizi in abbonamento rivali. […] In altre parole, Sony inveisce contro un nuovo modello di monetizzazione capace di sfidare il loro modello di business attuale.”
Queste dichiarazioni fanno riferimento a diversi documenti divenuti di dominio pubblico durante il Caso Epic vs Apple dello scorso anno, e nel quale venivano sottolineati questi accordi tra Sony ed i vari publisher.
It’s in court documents from Epic vs Apple. pic.twitter.com/rXSwWnTcpd
— Kyle Martin (@CgullzNS) August 10, 2022