Il nuovo capitolo dell’idraulico (o forse ex?) più famoso del mondo è in arrivo su Nintendo Switch e ha già fatto parlare molto di sé: non solo perché lo si candida già a GOTY, ma anche perché per la prima volta abbiamo un titolo di Super Mario non adatto ai più piccini. Avremo quindi sangue, morti, mostri spaventosi e scene di sesso? Ve piacerebbe, ma in questo caso parliamo del solo Giappone, che ha classificato Super Mario Odyssey con un CERO B, l’equivalente del nostro PEGI 12+, mentre i vecchi titoli di Mario sono sempre stati CERO A.

Super Mario Odyssey

Perché mai questa decisione? Il primo motivo è quello che probabilmente viene in mente a tutti: per la prima volta vedremo Mario in costume e con quindi le sue nudità superiori in bella mostra, per la gioia dell’internet che ne ha già fatto un meme storico. Niente di eclatante sia chiaro, ma così come descritto dal CERO B, siamo entrati in una sfera di contenuti non adatti ai bambini al di sotto dei 12 anni:

Contiene alcuni contenuti che potrebbero non piacere ai genitori di bambini al di sotto dei 12 anni. Può contenere contenuto sessuale lieve, qualche violenza, contenuti horror lievi ed un uso raro della profanità.

Quando parlavo del solo Giappone non lo facevo a caso: una descrizione equivalente in Europa la troviamo infatti già nel PEGI 7+ e nell’ESRB 10+, quindi in Occidente la cosa risulta meno scabrosa rispetto al popolo del Sol Levante. C’è però da considerare un altro fattore che potrebbe sfuggire ad una prima analisi: il possedere qualcuno. No, neanche in questo caso stiamo parlando di sesso, ma dell’abilità di Mario di entrare nel corpo dei propri nemici e degli umani di New Donkey City grazie al nuovo alleato Cappy. Se per noi occidentali è qualcosa di lieve, ecco che nella cultura giapponese e più in generale quella orientale pensare alla possessione ha fatto “preoccupare” le agenzie di ranking che, probabilmente, si sono volute tutelare per evitare guai futuri con genitori troppo protettivi.

Insomma, per motivi più o meno validi, per la prima volta ci troviamo un capitolo di Super Mario più adulto, con scene di “lieve violenza e sesso“; ora si spiega davvero il motivo di poter portare Nintendo Switch ovunque vogliamo, soprattutto in bagno.