Google ha condiviso pubblicamente dati riguardanti alcune vulnerabilità di Fortnite. Gli hacker possono accedere al programma di installazione personalizzato di Epic Games per caricare infatti dei malware.
Dato l’elevato numero di giocatori di Fortnite, potrebbe sembrare una mossa intelligente avvisare l’utenza del pericolo che si può correre. Secondo Tim Sweeney, CEO di Epic (come riportato dalla BBC), questa è stata una mossa irresponsabile ed è anche frustrato dal fatto che Google non abbia aspettato prima di condividere questo enorme difetto nell’edizione Android di Fortnite.
Ecco quanto scritto da Sweeney su Twitter
Android è una piattaforma aperta. Quando Google ha identificato il problema di sicurezza, abbiamo lavorato 24 ore su 24 (letteralmente) per risolverlo e rilasciare un aggiornamento. Abbiamo chiesto a Google di non condividere la notizia fino a quando l’aggiornamento non sarebbe stato installato. Hanno rifiutato, creando un inutile rischio per gli utenti Android al fine di ottenere punti PR a basso costo.
Come nota la BBC, Google rende spesso pubbliche le vulnerabilità senza il consenso degli editori. Apple, Microsoft e Samsung hanno fatto lamentele simili in passato. Ovviamente, il problema probabilmente non si sarebbe mai materializzato se Epic avesse lanciato Fortnite su Google Play ma hanno optato per una scelta diversa.
Google, infatti, chiede agli editori che pubblicano le loro app su Google Play un compenso pari al 30% dei profitti. Epic Games ha invece reso disponibile l’APK del gioco tramite il suo sito ufficiale, tagliando di fatto l’intermediario. Scelta intelligente in fatto di guadagni ma ora c’è da fare i conti con la sicurezza.