Internet è un posto splendido, dove tutti parlano di tutto e dove chiunque, tramite un canale Youtube, può crearsi un seguito che pende dalle tue labbra.

Ma la notorietà si sa che non è tutta rosa e fiori, ma ci sono anche tante spine e Yovana “Rawvana” Mendoza, famosa Youtuber del panorama “vegano” l’ha scoperto nella maniera più dolorosa possibile.

Ora senza scendere nell’infinita diatriba vegano contro non vegani, ci si aspetta da un personaggio del genere un comportamento sempre consono a quanto mostra ai suoi follower, cosa che Rawvana non ha mantenuto visto che è stata “beccata” a mangiare pesce in un video.

A quel punto noi di PDVG ci siamo immaginati esattamente questa scena:

I suoi follower si sono sentiti traditi e l’hanno accusata di averli presi in giro, ma la 28enne ha pubblicato un video di 33 minuti dove ha spiegato che dopo 6 anni di dieta completamente vegana e, soprattutto, dopo una dieta di 25 giorni, altamente discutibile, a base di sola acqua, il suo corpo ha mandato dei campanelli di allarme molto preoccupanti tra cui la perdita dei suoi cicli mestruali.

Ha provato prima integrando con alcuni cibi cotti, sale e un po’ di grassi, ma nel 2017 non andando le cose per il meglio, l’hanno portata a rivolgersi a dei dottori che le hanno consigliato di integrare la sua dieta con alimenti più nutrienti tra cui uova e pesce.

Rawvana ha dichiarato di aver semplicemente anteposto la sua salute al suo credo, aggiungendo anche di vergognarsi di essere tornata ad assumere prodotti di origine animale.

Ovviamente il web non è mai clemente e dopo il video lo sdegno dei suoi ormai ex-follower è cresciuto, visto che non sono convinti che sia stata raccontata la verità e di essere stati semplicemente presi in giro per tutto il tempo da Rawvana.

L’hashtag #fishvana ha spopolato in pochissimo tempo e un nutrito gruppo di persone si sta sbizzarrendo sulla pagina personale di Facebook di Rawvana, a colpi di immagini, GIF e meme, anche se qualcuno si è purtroppo lasciato andare anche ad insulti più o meno pesanti.