La conferenza Microsoft dell’E3 di quest’anno è stata piuttosto interessante anche se effettivamente sono mancati dei titoli molto attesi. Ad esempio gli sviluppatori di Forza Motorsport, Turn 10, non hanno mostrato il loro nuovo gioco così come The Initiative, che non si è presentato durante l’evento. Alcuni si aspettavano anche di vedere il nuovo gioco della serie Fable, che si diceva essere realizzato dal secondo team di Playground, sviluppatori di Forza Horizon. Ora il boss di Xbox, Phil Spencer, ha spiegato perché Microsoft si è concentrata maggiormente sui giochi che usciranno nel prossimo futuro rispetto a quelli i cui lavori sono ancora nel pieno.

Spencer ha detto a Kotaku di essere orgoglioso del fatto che 12 dei 14 titoli first party che Microsoft ha mostrato all’E3 sarebbero stati pubblicati entro l’anno successivo.

“Siamo stati davvero in grado di concentrarci su ciò che sta arrivando ora, che penso sia fantastico. E poi penso agli studi: dov’era The Initiative? Dov’era Turn 10? Dov’era il secondo team di Playground?”

Ha poi aggiunto che è stato “bello” non dover mostrare tutti i suoi giochi allo show. Ha detto che squadre come 343 Industries (Halo) e Turn 10 (Forza Motorsport) hanno avuto il “tempo” di inventare nuovi giochi che entusiasmano davvero le persone.

“Abbiamo dato loro il tempo – abbiamo fatto, cosa, quattro Halo in quattro anni? – dando loro l’opportunità di pensare veramente e avere un impatto creativo. [Il discorso per] Turn 10 è simile. Voglio dare loro il tempo di pensare ai loro piani. Mi piace quello che fanno con Motorsport ma devi essere in grado di ascoltare i tuoi studi quando hanno bisogno di tempo e vogliono concentrarsi su più cose.

Phil Spencer poi continuato dicendo che la qualità dei giochi first party è “molto importante”. Ha ammesso che in passato “era più difficile” conciliare le uscite dei vari giochi first party per Xbox con date di pubblicazione scelte anni prima. Ora che Microsoft possiede più studi – al momento ne possiede quindici – la società ha più margini di manovra e può “creare spazi per concentrarsi sulla qualità”.

Insomma, il capo di Xbox preferisce far respirare le sue software house e dar loro il tempo di esprimersi liberamente. Senza dubbio un’ottima visione che, speriamo, dia buoni frutti in futuro.