Tra tutti i titoli provati allo stand THQ Nordic in questa gamescom 2019, El Hijo è certamente uno dei più interessanti.
Sviluppato dallo studio berlinese Honig Studios, El Hijo racconta la storia di un bambino di 6 anni figlio di contadini. Dopo un attacco dei banditi alla fattoria di famiglia e vista la crescente povertà, la madre di El Hijo decide di portarlo in un monastero per garantirgli sicurezza e protezione.
Il bambino però diviene ben presto insofferente alla vita da “recluso” e decide di scappare, con il solo scopo di ritrovare la mamma perduta. Purtroppo la strada non è facile: oltre ai banditi che alimentano la compravendita di bambini, si deve stare attenti agli sceriffi corrotti e collusi. Gli amici di cui fidarsi sono veramente pochi.
El Hijo è uno stealth game nel vero senso della parola. Non sarà infatti possibile proseguire in nessuno scenario di gioco se non facendo attenzione a non farsi scoprire: in El Hijo non possiamo uccidere nessuno. La non violenza è certamente uno degli elementi più interessanti e anticonvenzionali del gioco. Ciò lo renderà probabilmente poco interessante per il videogiocatore medio, ma estremamente accattivante per noi.
Il gameplay è una continua evoluzione e si sviluppa principalmente in tre ambientazioni: il monastero, il deserto, la città. Più si va avanti col gioco, più El Hijo cresce e, di conseguenza, è in grado di usare oggetti e abilità completamente nuove.
Pur essendo un story driven, in alcuni casi possiamo scegliere percorsi alternativi e accedere a un numero limitato di finali.
EL Hijo è ancora in fase di sviluppo e i ragazzi di Honig Studios sperano di poterlo completare a ridosso del 2021. Nel frattempo potete già wishlistarlo.
E’ prevista l’uscita per PS4, Switch, PC, Xbox One e, udite udite, non sono previsti né acquisti game né season pass. Un passo alla volta, riusciremo a estinguere questa piaga.
P.S: per i più curiosi e gli amanti del cinema, il gioco è liberamente ispirato a El Topo, film del 1970 diretto da Alejandro Jodorowsky. Buona visione.