Non sono una grande utilizzatrice di cuffie e auricolari: mio malgrado, ho l’abitudine di ascoltare l’audio unicamente dagli altoparlanti. Sono però consapevole di quanto la tecnologia venga incontro al gaming, e che diversi test provino che utilizzare le cuffie migliori la precisione nei videogiochi, aumentando persino le kill in quelli competitivi. Per di più, ci sono studi che provano quanto musica o suoni rilassanti (e oramai se ne trovano a iosa, ASMR inclusi) possano aiutare a ridurre la pressione arteriosa e il battito cardiaco, e quanto l’utilizzo di cuffie e auricolari ne potenzi l’effetto. Infine, sono personalmente molto interessata alle novità in ambito tecnologico, perciò sono naturalmente attratta da quelle potenzialmente interessanti. Tutto ciò si riassume nel mio test di Drown alla gamescom 2019, che mi ha davvero stupito.

Questi auricolari, realizzati dalla omonima compagnia scozzese, si propongono come una vera rivoluzione in questo campo, promettendo una localizzazione del suono precisa come mai prima. Intanto partiamo dall’aspetto comodità: personalmente, odio inserire auricolari o tappi per le orecchie, trovandoli molto fastidiosi. Drown si inserisce in effetti nel condotto uditivo esterno, ma abbastanza in profondità da bloccare i suoni ambientali. Essendo però realizzato in materiale morbido simil silicone, dichiaratamente anti-batterico, che ha un effetto molto scivoloso, l’ho trovato piuttosto confortevole, aiutata anche dalla possibilità di selezionare la taglia: ce ne sono sei, per cui si adattano pressoché a tutte le forme di orecchie. Sono anche esteticamente abbastanza carini, che non guasta.

 

Ma come funziona effettivamente il prodotto? È davvero in grado di permettere una localizzazione dei suoni superiore rispetti ai concorrenti sul mercato? Il loro comunicato si riferisce all’attivazione di tre diverse vie acustiche verso il cervello, e data la mia formazione biomedica ho ritenuto opportuno approfondire per capire cosa intendessero.

Drown è inserito nel condotto uditivo, e la prima stimolazione è perciò tattile attraverso le pareti e la cute. Il canale già di per sé serve a formare e direzionare l’onda acustica, ricevuta dai suoni ambientali, ma lo strumento si pone come obiettivo di guidarla e concentrarla in maniera potenziata. La seconda stimolazione è quella che sfrutta il tessuto osseo e cartilagineo. È lo stesso modo in cui si propaga la vibrazione di un diapason se lo poggiamo sul cranio: è una trasmissione non troppo efficiente e adatta ai toni bassi, che in genere compensa un po’ il danno delle persone con sordità neurologica. Il terzo metodo sfruttato è la normale stimolazione nervosa: il nervo uditivo raggiunge varie stazioni intermedie per poi arrivare alla corteccia cerebrale temporale in alcune aree. È una conduzione molto complessa e bilaterale, che consente di discriminare la posizione dello stimolo nell’ambiente. Questo auricolare, a detta degli sviluppatori, attiva perciò tutte queste potenziali vie trasmissive insieme

Il test vero e proprio è consistito, dopo aver indossato l’auricolare della mia taglia, che a quanto pare è la small, nell’ascoltare vari video di seguito. Il primo era un trailer della campagna invernale di PUBG (in caso siate curiosi, è questo) che aveva come scopo far “abituare” il cervello allo stimolo nuovo. Già in questo caso l’effetto è stato di grande impatto, si sentiva il cinguettare dell’uccellino come se fosse di fronte a me. Di seguito, è stato mostrato un video di un Battlefield, per mostrare i muscoli: in questo caso l’idea era far provare le potenzialità di localizzare gli attacchi nemici e le esplosioni delle bombe. Devo ammettere che Drown sembra davvero superiore a tutti gli auricolari che ho provato, e la tentazione era di chiudere gli occhi per tentare di indovinare “alla cieca”. Finiti i video di gaming, ho ascoltato un nugolo di api che mi entravano nelle orecchie, e ho provato davvero una certa ansia, poiché sembravano essermi entrate nel canale uditivo. Di fila poi ecco i fuochi d’artificio di Boston (effetto magnifico) e per concludere dei video con l’acqua. La pioggia sull’ombrello è quello il cui effetto mi ha colpito di più: il rumore dell’acqua arrivava davvero da SOPRA la mia testa, e non unicamente nei miei dintorni. Era perciò un effetto diversissimo da un generico video con rumore di pioggia, che ho ascoltato poi in seguito.

In caso siate interessati al prodotto, potete trovare il link del loro indiegogo qui. Vi consiglio di sbrigarvi poiché le prime copie prodotte sono limitate. Il mio test è stato estremamente positivo e sono rimasta positivamente colpita, non solo dalle ovvie potenzialità dell’uso in gaming e nell’ascolto di suoni rilassanti, ma anche dall’estrema comodità e calzabilità del prodotto. Per il prezzo a cui vengono proposti nell’indiegogo (88€ un paio), mi sento di consigliarvi di fare l’acquisto senza troppe remore. Dovremmo comunque scrivere una review completa in futuro, per cui in caso di dubbi potete anche attendere il giudizio definitivo.