L’uscita di Death Stranding su PS4 è prevista per l’8 Novembre. Nel frattempo, Hideo Kojima ha detto la sua circa alcune tematiche del gioco e dei suoi progetti personali. Stando alle parole del designer giapponese, “Death Stranding segna l’inizio di un nuovo genere“, che l’autore ha definito “Strand Games.” E proprio per questo, secondo Kojima, per esplorare al meglio le potenzialità che questo nuovo genere di giochi può offrire saranno necessari nuovi progetti di Death Stranding.

Parlando con GameSpot, Kojima ha affermato che questo titolo da solo potrebbe non bastare per dare agli Strand Games la permanenza che vorrebbe per loro sul mercato. Questo perché i concept e le idee di gioco sono un territorio inesplorato per lui, così come per gli utenti che si approcceranno al titolo.

Ciò che è stato realizzato in Death Stranding quindi sarebbero soltanto le fondamenta di qualcosa di più ampio, che lo stesso Kojima vorrebbe affinare e perfezionare nel corso del tempo. Il che potrebbe implicare dei sequel per Death Stranding.

Non ne sono davvero sicuro“, ha affermato circa la possibilità che la sua ultima fatica diventi una vera e propria serie. “La parte più difficile, quando crei qualcosa di nuovo, è che dovrai realizzare un sequel, e poi eventualmente un terzo capitolo, o la tua creazione non potrà affermarsi come vero e proprio genere.

Death Stranding

Quando questo gioco uscirà ci saranno molti pro e contro, ma credo che comunque sarà meglio che continui nel realizzare un sequel“, ha continuato poi Kojima. E pur affermando la necessità di rivedere parti di Death Stranding – o di un suo eventuale seguito – l’autore ha poi affermato di stare lavorando anche ad altri progetti.

Si, probabilmente una versione 1.5 di Death Stranding o un secondo capitolo potranno essere necessari, di modo che rimanga impresso nei fan come un vero e proprio genere. Comunque, ci sono molti progetti sul fuoco, come Serie TV e cose del genere. Ho davvero molto da fare.”

Ad ogni modo il tutto non è ancora deciso in modo definitivo. “Non posso affermare nulla con certezza, perché fisicamente sono soltanto una persona e ci sono veramente molti progetti in cui sono coinvolto. Potrebbe essere davvero molto difficile gestire molte cose tutte insieme.” 

Kojima, tra l’altro, non ha mai nascosto di non aver capito appieno il suo stesso gioco, dal momento che il suo gameplay e le sue caratteristiche sono qualcosa di nuovo. Ad ogni modo, ha affermato che Death Stranding si ispira essenzialmente al concetto giapponese di “omoiyari“, il che può essere inteso come “compassione per gli altri.

Death Stranding ha avuto una massiccia presenza al Tokyo Game Show 2019, in cui Kojima è apparso sul palco più volte per mostrare vari aspetti del gioco. Tra questi c’è il core gameplay di Death Stranding, e il funzionamento della safe house.