I videogiochi da tempo ormai sono entrati nella nostra vita quotidiana ed oltre a semplici media possono essere considerati delle vere e proprie forme d’arte. A riconoscere ciò è anche il National Film and Sound Archive australiano, che inizierà ad archiviare tutti i videogiochi australiani proprio come già fa da tempo con le pellicole e le canzoni.

A parlare di ciò è il CEO della NFSA, Jan Müller:

Miriamo a essere il leader nazionale nella raccolta di contenuti multimediali e di nuovi media e sarebbe impossibile rappresentare accuratamente la vita moderna senza i videogiochi.

È essenziale che i giochi vengano raccolti insieme ad altri media audiovisivi, al fine di garantirne il mantenimento e l’accesso nel tempo.

I primi titoli a far parte della lista sono i seguenti:

  • The Hobbit (Beam Software, 1982)
  • Halloween Harry (Interactive Binary Illusions / Sub Zero Software, 1985/1993)
  • Shadowrun (Beam Software, 1993)
  • L.A. Noire (Team Bondi, 2011)
  • Sommerso (Uppercut Games, 2015)
  • Hollow Knight (Team Cherry, 2017)
  • Firenze (Montagne, 2018)
  • Scadenza 1: VR Operative (Digital Lode, 2019)

Con il tempo questa si allungherà di sicuro e forse avremo novità già durante la Game Masters, una mostra che si terrà presso la NFSA a Canberra tra il 27 settembre e il 9 marzo.