Arriva un momento nella vita di ogni critico di videogiochi in cui, volente o nolente, dovrà imbattersi in una produzione assolutamente al di fuori delle sue corde. Il genere simulativo non ha mai incontrato il mio favore, ma al tempo stesso suscitava in me un certo fascino, dovuto alla complessità e ricercatezza di meccaniche, che non solo dovrebbero risultare profonde e articolate ma, soprattutto, realistiche. Farming Simulator è una serie che spicca nel suo genere proprio perché pur rivolgendosi teoricamente ad una fetta di pubblico molto ristretta, ha riscosso un successo più che considerevole. Avvicinandosi all’opera di Giants Software si può comunque capire come il suo incedere rilassato possa intrattenere a dovere, soprattutto considerando che la possibilità di potersi costruire il proprio piccolo “impero” agricolo, acquistando ed espandendo i propri campi e terreni riesca efficacemente a stuzzicare la fantasia di tutti quelli che almeno una volta hanno pensato “Lascio tutto e vado a vivere in campagna”.

Farming Simulator

Aratri, trattori, trebbiatrici e altre allitterazioni

Avviare una partita di Farming Simulator e addentrarsi fra le sue complesse spire, può essere destabilizzante per un neofita. Gli sviluppatori questo devono saperlo bene e scelgono intelligentemente di proporre una modalità ad hoc che possa accompagnare i novelli agricoltori, assegnando loro una cospicua quantità di denaro, un appezzamento di terreno dignitoso e una piccola rosa di macchinari essenziali per tuffarsi nel rocambolesco mondo della coltivazione. Un breve ma esplicativo tutorial permette di prendere confidenza con i rudimenti della produzione, lasciando poi al giocatore la libertà di andare comodamente in bancarotta nella maniera che più lo entusiasma. Ecco quindi che in autonomia ci troviamo al volante dei più disparati mezzi di raccolta, potendo anche delegare ad altri operai l’utilizzo degli stessi per eseguire altre mansioni più rapidamente. Questa si rivela la scelta più azzeccata tutte le volte che ci sarà possibile sfruttarla perché, si sa, il tempo è denaro. Teoricamente il gioco inciterebbe anche a spassarsela a bordo dei centinaia di veicoli a disposizione, magistralmente curati nell’aspetto, ma un modello di guida troppo raffazzonato mitiga questo tipo di scelta. Chiaramente scorrazzare con i trattori non è il focus del gioco, ma vista la mole soverchiante di mezzi a disposizione sarebbe gradita una maggior attenzione in questo aspetto.

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Prendersi cura di un terreno non è cosa da poco e oltre a dover gestire nella maniera più intelligente i nostri campi e sfruttare quindi la giusta combinazione di macchinari e colture, bisogna anche stare attenti alle erbacce che possono infestare le nostre amate porzioni di terra, rendendo il raccolto meno produttivo e più ostico perciò da far fruttare. Entrare nell’ottica adeguata, per chi non è avvezzo alla serie, non è un compito semplice ed è probabile sentirsi comunque spaesati una volta esaurito il tutorial. La grande libertà che il gioco offre può essere dunque un’arma a doppio taglio in questo caso, sarebbe servita forse una modalità “carriera” che permettesse ai giocatori di essere più coinvolti e guidati in una tipologia di gioco potenzialmente molto dispersiva, anziché essere lasciati alla mercé della tonnellata di missioni e attività che, pur offrendo una longevità sconsiderata, possono mancare di mordente. Gestire le finanze, così come i propri campi e i propri animali può rivelarsi un’impresa molto divertente anche per chi non è propenso verso questo genere di attività, ma lo scoglio iniziale potrebbe risultare comunque molto difficoltoso da superare, per i giocatori novizi. Sicuramente la possibilità di poter affrontare il gioco con altri giocatori (per un totale di 16) può fare la differenza e approcciarsi alla produzione Giant Software in compagnia di uno o più amici assicura un passaggio al mondo di Farming Simulator decisamente più indolore.

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Terreni di Platino

Le novità apportate in questa edizione stand alone, che comunque comprende il gioco base più tutti i suoi DLC e Mod, risiedono principalmente nell’avvento del celeberrimo brand CLAAS, per la prima volta presente nel franchise di Farming Simulator: abbiamo a disposizione dunque oltre 35 nuovi macchinari agricoli, così come nuovi attrezzi . Questa importante aggiunta si unisce ad un numero di mezzi a disposizione già di per sé da capogiro, affiancandosi agli storici marchi del settore come New Holland, John Deere, Case IH, Challenger, FIAT, Massye, Fendt, Valtra e Fergusson per un totale che supera il tetta dei 380 macchinari a disposizione, andando a creare un compendio che farà la gioia di tutti i fan della serie. Farming Simulator 19 Platinum Edition è dunque la versione definitiva che mira a conquistare tutti quei giocatori che hanno sempre voluto metter mano alla serie ma non si sono mai decisi.

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Riponendo gli attrezzi

Arare il terreno, coltivarlo, raccogliere i semi e rivenderli per mantenere i propri lotti di terra e ampliarli, vincere appalti, espandersi, gareggiare con i trattori o passeggiare a cavallo per la splendida mappa di Farming Simulator 19 sono tutte attività interessanti ma che mancano di quel guizzo capace di irretire nuovi giocatori estranei al brand. Chiunque abbia amato l’ultima incarnazione della serie rimarrà sicuramente soddisfatto dalle nuove aggiunte, anche a fronte di un’esperienza non ricchissima a livello ludico e con qualche sbavatura sulla guida e sulla rinnovata fisica legata alla stessa. Nonostante ciò, Giant Software e Focus Home Interactive sono riuscite comunque ad affascinarmi con il loro lavoro, pur non conquistandomi appieno. La qualità del titolo è indubbia, sia chiaro, l’unica delusione risiede nel fatto che se la produzione riuscisse ad osare un po’ di più e trovasse il modo di accompagnare e rendere più godibile l’esperienza per i neofiti, potrebbe ampliare ancora di più il suo bacino di utenza, diventando un titolo godibile anche dai meno propensi al genere simulativo. Chiunque abbia però una buona dose di curiosità verso il brand e volesse provare a tuffarsi fra le sue spire, ha trovato ora il momento migliore per avvicinarsi al gioco e dovrebbe lasciarsi tentare da questa Platinum Edition, potrebbe restarne innamorato.