Le ROG STRIX FUSION 300 sono delle cuffie da gaming con un look non estremamente pronunciato, eleganti, con solo due led di colore fisso pulsanti per donarle un tocco di colore. Le FUSION 300 PNK prendono la sobrietà e la buttano via dalla finestra, presentandosi in un bellissimo color rosa, in grado di far girare più di qualche testa.

A parte il colore, non c’è differenza con le FUSION 300 di colorazione nera. Abbiamo gli stessi driver al neodimio da 50mm, stessa impedenza di ingresso da 32 Ohm, stessa risposta in frequenza 20-20000Hz. Il microfono integrato retrattile è un unidirezionale, con risposta in frequenza dai 50 ai 10000Hz con una sensitività do -39dB.

Fusion 300 PNK vista laterale
Con un look così, vi distinguerete di sicuro dalla massa.

Le cuffie si collegano ai vostri device attraverso un jack 3,5mm o con un cavo USB. Nel primo caso, si ha accesso a tutti i device con quel tipo di connessione e c’è la possibilità di pilotarle con DAC dedicati. Nel secondo, si può sfruttare il software Armoury Crate di Asus per poter modificare le equalizzazioni delle cuffie, controllarne i led bianchi ed attivare effetti in post process per meglio ottimizzare il suono. L’effetto di surround 7.1 è attivabile anche direttamente dalle cuffie, attraverso un tasto dedicato sul padiglione sinistro.

In ogni condizione di utilizzo, le STRIX FUSION 300 suonano molto bene. I bassi sono enfatizzati come si confa a cuffie da Gaming, ma non sono soverchianti, né esagerati: sono nel punto giusto per un prodotto del genere. Questo rende questo tipo di cuffie più versatile di tante equivalenti, soprattutto del passato. In questi anni si sta osservando un generale muoversi verso drive in grado di offrire un suono più pieno su tutto il campo delle frequenze.

I drive da 50mm fanno tutta la differenza. La maggior dimensione dei diffusori permette di avere un suono più pieno, con più particolari della traccia musicale che escono allo scoperto. Dopo 5 ore di ascolto di Iron Maiden, Saxon e Nobuo Uematsu, sono stato soddisfatto su tutta la linea dalla qualità audio, soprattutto quando amplificate da un DAC dedicato. Questa qualità si traspone anche nella parte gaming. In questo caso, ho trovato il surround 7.1 virtualizzato non molto convincente, preferendo giocare con il semplice suono stereo, normalmente molto più chiaro.

Armoury Crate software per Fusion 300
Armoury Crate si avvia velocemente, ha un’interfaccia moderna e pulita e tutto è a portata di mano.

Il microfono a scomparsa, si disattiva in automatico quando è riposto nella sua sede. Ho apprezzato molto questo approccio, rende la linea delle cuffie molto pulite e comode da riporre in ogni posto senza dover staccare un microfono esterno o averlo che sporge con il rischio di danneggiarlo. Il microfono non è sensibilissimo, ma recupera bene informazioni della voce e non va a catturare troppi rumori di fondo. Le comunicazioni via Discord o nelle chat di giochi risultano pulite e chiare, senza grossi problemi. Anche in questo caso il software Armoury Crate può aiutare a regolare meglio l’acquisizione sonora.

Le cuffie sono comode da indossare, con cuscini molto confortevoli, che offrono un buon isolamento dall’esterno e non fanno sudare. Il peso di 360 grammi è ben distribuito, ma sulla lunga distanza le ho trovate un po’ pesanti da sopportare, ma io in generale preferisco headset molto leggeri. Anche la forma del padiglione, seppur avvolgente, rende il corpo della cuffia molto rigido e preme con molta forza contro la testa.

Le STRIX FUSION 300 PNK sono quindi ottime cuffie a 360° di utilizzo, con una buona resa sonora, ottime in gioco ed in grado di dire la loro anche in campo musicale. Ma soprattutto, sono FASHION.